Il mondo alimentare “senza glutine o gluten free” riserva un posto anche per la birra; quindi, ecco una proposta d’eccellenza data non da un solo prodotto ma da un’intera gamma di stili. Il Birrificio belga “Brunehaut” propone a questo riguardo una serie di stili prodotti senza glutine per soddisfare le esigenze di chi ne presenta intolleranza. Il comparto produttivo ha saputo mantenere ed adeguare tutti i parametri tecnici per portare a noi una birra finita con la minor variazione organolettica possibile perché “senza glutine” non significa rinunciare alla qualità della birra ma scegliere l’alternativa del cereale di partenza (per avere birre di riso e d’altri cereali) selezionandone tra quelli privi di glutine o mantenendo i cereali tradizionali (nel nostro caso) ed intervenendo con enzimi naturali che attivano il processo di deglutinazione e nel malto d’orzo arrivando sotto i 5/10 ppm di glutine. Questo “processo aggiuntivo” può avvenire già in fermentazione e/o subito dopo. Ma qual è la minima variazione organolettica che si può percepire rispetto alla birra tradizionale? Sostanzialmente è tradotta in una diminuzione del corpo, mantenendo invariati tutti gli altri parametri. Inoltre, “Brunehaut” certifica gran parte della sua produzione come Bio considerato che l’orzo impiegato viene prodotto direttamente da loro. Quindi birra Bio e senza glutine! Ecco allora alcune delle birre di loro produzione che mantengono alta la gamma nelle bottiglie da 33cl.: La Ambrata Bio da 6,5°vol., la Blonde Bio da 6,5°vol., la Tripel Bio da 8,0°vol. e la Blanche Bio da 5,5°vol. Non ultimo, oltre questi quattro stili ne son prodotti anche diversi altri! Per il servizio vanno considerati i quattro stili con un piccolo accorgimento sulla temperatura di servizio: ad un corpo inferiore è consigliata una temperatura leggermente più fresca. Anche queste birre vanno conservate al fresco e al riparo dalla luce quando non prossime al consumo.