Con SIRMAN in Catalogna

L’occasione è stata quella dell’HOSTELCO 2016, vetrina delle attrezzature per la ristorazione, allestita nel quartiere fieristico di Barcellona, capitale della Catalogna, splendida regione del nord Est della Spagna. Un centinaio gli ospiti di SIRMAN per questo appuntamento che, anche in questa occasione, si é allargato dai padiglioni espositivi a tutta una serie di viste guidate come piacevole cornice. Obiettivo puntigliosamente selezionato per una mezza settimana soleggiata di ultimo ottobre: altre località, monumentali, musei, cattedrali, monasteri e ovviamente ristoranti. L’arrivo a Barcellona con un po’ di ritardo rispetto al previsto ha fatto rinviare alcune visite programmate, in parte recuperate nei giorni successivi, rammarico sicuramente attenuato dalla cena al ristorante “Fabrica Moritz”, vecchia fabbrica di birra dove gli indispensabili restauri hanno valorizzato gli ambienti originali. Qui apprezzabili spuntini (mini salsicce, bignè salati, deliziose polpette di merluzzo) e con portata principale un filetto alla griglia. Vini bianchi e rossi, ma evidentemente soprattutto birra chiara e scura comunque leggera e aromatica. Il giorno dopo il tradizionale appuntamento fieristico allo stand SIRMAN per lo scontato incontro degli agenti della prestigiosa azienda padovana guidati dall’immancabile presidente Nereo Marzaro con gli operatori del settore. All’ora giusta un apprezzato buffet in una sala a parte, con salumi, formaggi, vini (immancabile il Prosecco trasferito per l’occasione dalle colline trevigiane) e perfino una fresca “sangria” (vino, frutta e spezie). Tradizionale il Gala la sera nel salone delle feste del “Majestic” (curato dallo chef Nandu Jubany) il menu: antipasto, “Causa Peruviana” con granchio reale, primo piatto, rana pescatrice con patate e prosciutto iberico, secondo, filetto di vitello con paté, mela cotogna e salsa Oporto, dessert, dolce con strati di “piña colada”. Vini bianchi e rossi. Quindi il discorso di Nereo Marzaro e le premiazioni del direttore di Zafferano magazine, Carlo Mocci, e dello chef Matteo Ciarimboli con l’ormai celebre “elefantino d’oro”. Al mattino del terzo soggiorno visita al celebre monastero di Poblet, capolavoro architettonico nella cui chiesa sono sepolti otto sovrani di Catalogna e Aragona e le relative consorti. Un breve viaggio e visita a Tarragona, antica città sul mare che i romani, succeduti probabilmente ai fenici, riconobbero come “provincia ispanica”. Pranzo al “Palau Del Baró”, locale tipico in pieno centro. Tanti antipasti e finalmente la famosa “paella” gustosa ma diversa da quella più celebre alla valenciana. Cena a “El Principal”, un ambiente raffinato: insalata di carciofi e gamberi, tagliata di Angus, mousse di yogurt addolcito da limoni e cacao, accompagnati a due vini di aziende diverse. Quarto giorno, viaggio mirato a Figueres , al museo Dalì’, gloria dell’arte spagnola e non soltanto. Un’esperienza da non dimenticare. Ancora in pullman verso Girona, antica città quasi al confine con la Francia, con pranzo in una “masia” catalana con un catering popolare. A seguire, un’interessante visita nella splendida, antica città con le sue mura , il quartiere ebraico, le strette stradine che salgono verso la Cattedrale di Santa Lucia capolavoro gotico- barocco ma con chiosco romano. Cena di arrivederci al “Torres Dels Lleons”, un misto di carne e pesce, l’immancabile prosciutto e, portata principale, coda di rospo con riso “proibito”. Vini bianchi, rossi e un apprezzabile brut. Ultimo giorno catalano una visita mattiniera alla stupendo parco Guell, con le opere del famoso architetto Gaudì (con qualche comprensibile defezione verso il Camp Nou, lo stadio del Barca con i suoi centomila posti a sedere). Pranzo in hotel con un “sunday brunch” vanto del cuoco del “Majestic”. Una trentina di piatti per una scelta impossibile, per la varietà dell’offerta e una ricchezza indimenticabile di sapori con dentro tutta la storia gastronomica della Spagna. Una degna conclusione di un viaggio che a cornice di una Fiera specializzata, ha offerto tanto turismo, tanti piatti, tanta gastronomia nel migliore stile SIRMAN.