Patata della Sila IGP, zafferano di Cassano, peperone roggianese, limone IGP di Rocca Imperiale

Le specialità panate sono un vero e proprio infallibile modo per conquistare i palati dei propri ospiti, parenti, amici o figli che siano. Presentare deliziosi manicaretti,
i più svariati e i più golosi della tradizione culinaria italiana o della cucina internazionale, sarà un successo assicurato.
Oggigiorno tutto si trova e si compra già pronto e molto spesso alla gente piace acquistare stuzzichini panati pronti da preparare e mangiare in pochi minuti,
ma quale metodo migliore per controllarne la qualità se non realizzarli in casa con le proprie mani? Un’impanatura fatta personalmente è sicuramente sempre la scelta
migliore. Di certo si potrà decidere quale sarà quella più adatta per friggere o per cuocere in forno. E soprattutto, sarà quella più indicata e adatta per i singoli alimenti, perché
se ne possono fare di varie per creare quel giusto rivestimento fragrante intorno al cibo che gli conferisce più gusto e croccantezza, compreso quello scrocchiare che
solo le migliori panature sanno concedere. Possono essere leggere, croccanti e gustosissime allo stesso tempo, che siano da cuocere in forno poi o da friggere. Si perché le
fritture, se mangiate in modo equilibrato e se realizzate con i migliori ingredienti, se realizzate usando l’olio più adatto e soprattutto alla corretta temperatura, sono solo un garantito e autentico
piacere per il palato e per la propria salute; la frittura corretta può essere inserita in una dieta sana ed equilibrata che, insieme al giusto stile di vita, aiuta a prevenire l’insorgere di
molte malattie. Quella che vi propongo Oggi è una rivisitazione di un piatto tipico calabrese, un intramontabile capolavoro della cucina meridionale e non solo, ottimo da gustare in qualsiasi
periodo dell’anno.

Ingredienti per 4 persone:

Per la crema di patata allo zafferano di Cassano Ionio:

300 g di patate della Sila; 20 g di scalogno; 30 g di EVO; 3 g di porro; 2 g di aglio; 2 g di timo; 200 g di panna fresca q.b.; brodo vegetale q.b.; 
pistilli di zafferano q.b.; sale e pepe.

In un tegame versare l’olio, lo scalogno, il porro e l’aglio tagliati a pezzi e rosolare a fiamma viva. Aggiungere il timo, le patate e cuocere per qualche minuto. Unire la panna fresca e il brodo e
continuare a cuocere lentamente. Regolare di sale e pepe, quindi passare al frullatore il tutto, a caldo, aggiungendo i pistilli di zafferano.

Per il baccalà:

400 g di baccalà; 5 g di farina; 40 g di EVO; 20 g di olive nere; 40 g di peperone roggianese; 2 g di aglio; 2 g di gambi di prezzemolo; 1 g di timo; q.b. sale e pepe.
Versare l’olio in un tegame ed adagiare i quattro tranci di baccalà leggermente infarinati. Cuocere a fiamma media in modo da dorare i filetti da ambo i lati. Finire la cottura
in forno a 160°C per qualche minuto.

Per l’aria al limone IGP di Rocca Imperiale:

10 g buccia di limone di Rocca Imperiale IGP;
200 g di latte; 1 g di lecitina di soia.
Mettere il latte con la buccia di limone in un pentolino e portare a ebollizione. Lasciare raffreddare, al momento del servizio aggiungere la lecitina di soia e frullare.

Per il croccante:

40 g peperone roggianese, 40 g patata della Sila IGP, q.b. olio di oliva.

Pulire i peperoni secchi e le patate, friggere i peperoni in olio caldo per pochi secondi, poi friggere le patate precedentemente tagliate sottili.

Composizione del piatto:

Alla base di un piatto fondo versare la crema di patata, al centro adagiare il trancio di baccalà e intorno aggiungere il peperone roggianese precedentemente fritto, le olive nere e qualche
chips di patata. Completare con un filo di  EVO e l’aria al limone.