La verdura tal quale, che sia fresca, essiccata, congelata, surgelata o liofilizzata rappresenta un alimento permesso per i celiaci, dunque può essere consumata liberamente in quanto naturalmente senza glutine. Questo concetto vale per tutti i tipi di verdura, e ovviamente, anche per l’asparago, sia che si tratti di quello coltivato o selvatico, sia che vari il suo colore dal verde chiaro al verde scuro, sia bianco o violaceo. Gli asparagi appartengono alla famiglia delle liliacee, la stessa dell’aglio e della cipolla. 100 g di asparagi sono costituiti dal 91% d’acqua e apportano 29 kcal, hanno proprietà diuretiche e lassative grazie al loro contenuto di potassio e fibre. Pezzi e punte vengono impiegati per diversi prodotti trasformati. Possono comunque essere consumati in caso di celiachia se conservati con altre verdure in salamoia, sottaceto, sott’olio, ma se costituiti unicamente da verdure, acqua, sale, olio, aceto, zucchero, anidride solforosa, acido ascorbico, acido citrico. Se addizionati di altri ingredienti o presenti comunque in prodotti del libero commercio di gastronomia o gastronomia a base di verdure, minestre, passate o zuppe, piatti pronti surgelati, risotti pronti, salse o sughi pronti, sono da considerarsi “a rischio”, essendo miscelati con altri ingredienti e avendo subito un processo di trasformazione. In questi casi, potranno essere consumati in sicurezza se riportanti in etichetta la dicitura “senza glutine” o presenti nel Prontuario AIC degli Alimenti!

di Miriam Cornicelli