Gli asparagi rappresentano una realtà di eccellenza per il Veneto, contando prodotti certificati “D.O.P.” a denominazione di origine protetta ed “I.G.P.” “a indicazione geografica protetta”, conformandosi alla nuova disciplina dettata dal Regolamento UE n. 1151/2012 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 21 novembre 2012 sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari ed agli specifici disciplinari di produzione. Sicuramente è nota la denominazione di origine protetta “D.O.P.” Asparago Bianco di Bassano che identifica i turioni (germogli carnosi) di asparago (Asparagus officinalis L.), ottenuti nella zona di produzione corrispondente ai territori dei comuni di Bassano del Grappa, Cartigliano, Cassola, Mussolente, Pove del Grappa, Romano D’Ezzelino, Rosà, Rossano Veneto, Tezze sul Brenta e Marostica in provincia di Vicenza. Per fregiarsi di tale denominazione i turioni devono presentarsi bianchi, con sfumature leggermente rosate, ben formati, dritti, interi, con apice serrato ed al consumo non devono essere vuoti, né spaccati, né pelati, né spezzati. Caratteristica qualitativa è la bassa fibrosità che, al momento del confezionamento, può determinare spaccature laterali dei turioni dovute alla sua notevole tenerezza, senza ammettere principi di lignificazione. Ulteriore eccellenza è rappresentata dall’Asparago di Badoere “I.G.P”.: un ortaggio fresco, costituito da turioni generati da piante della specie Asparagus officinalis, della famiglia Liliacee, delle varietà Dariana, Thielim, Zeno, Avalim, Grolim, per la tipologia bianca, delle varietà Eros, Thielim, Grolim, Dariana, Avalim per la tipologia verde. La sua zona di produzione comprende alcuni comuni delle Province di Padova (Piombino Dese, Trebaseleghe), Treviso (Casale sul Sile, Casier, Istrana, Mogliano Veneto, Morgano, Paese, Preganziol, Quinto di Treviso, Resana, Treviso, Vedelago, Zero Branco) e Venezia (Scorzè), caratterizzati da terreni profondi, sciolti e ben drenati dai corsi d’acqua presenti, in grado di assicurare un rapido sviluppo di turioni dal punto di vista fisico di scarsa fibrosità e di colore particolarmente brillante. L’Asparago di Badoere si presenta con turione diritto, con possibile leggera deviazione della punta per la tipologia di colore verde, con apice serrato e/o molto serrato, di consistenza tenera e priva di fibrosità, dal sapore dolce, non acido, non salato, di colore bianco, con possibili sfumature rosate acquisite dopo la fase del confezionamento o, per l’altra tipologia, verde con possibili sfumature violacee nella parte apicale e con variazioni violacee fino al bianco nella parte basale. Non di minore riconoscimento l’Asparago Bianco di Cimadolmo “I.G.P.”, coltivato nella zona di produzione compresa nella provincia di Treviso nei comuni di Cimadolmo, Breda di Piave, Fontanelle, Mareno di Piave, Maserada sul Piave, Oderzo, Ormelle, Ponte di Piave, San Polo di Piave, Santa Lucia di Piave, Vazzola, dotati di terreni sabbiosi-limosi, di origine alluvionale, sciolti, soffici, con reazione da neutra a sub alcalica, permeabili, accuratamente drenati. Le cultivar idonee alla produzione sono: Precoce d’Argenteuil, Larac, Dariana, Cumulus, Darbella, Vittorio (ex AM 840), Voltaire, Zeno. I turioni sono totalmente bianchi, con aspetto e odore freschi, senza ammaccature, teneri e privi di fibrosità. Devono presentarsi interi, non vuoti, né spaccati, né pelati, né spezzati, tollerando solo eventuali lievi spacchi dopo la raccolta, con classificazione nelle due categorie “extra” e “prima” previste dalla normativa comunitaria.