Sandwich di sardoni impanati, radicchietto e fagioli

Nell’Isola del Sole i Tarlao sono un punto di riferimento per quanti amano la buona cucina. Pesce fresco di giornata, legame con il territorio e creatività sono gli ingredienti principali di un successo quarantennale che dura da tre generazioni: da nonno Narciso ai fratelli Allan e Attias, dall’”Adriatico” all’“Androna”. Vera e propria taverna marinara, incastonata in un prezioso trittico di edifici del VI secolo – la chiesa di Santa Maria delle Grazie, il Battistero e la Basilica di Sant’Eufemia – l’Androna accoglie fino a quaranta persone, con il bel tempo anche all’aperto, in un clima di grande fascino e incanto. Un servizio d’eccellenza, l’aria frizzantina del mare di Grado e un buon bicchiere di vino bianco, selezionato tra i migliori d’Italia, fanno il resto. Un piccolo miracolo di buon gusto!

Ingredienti: 1kg di sardoni (alici) grandi; 100 g di radicchietto triestino di primo taglio (vedi artigiani del gusto); 200 g di fagioli borlotti secchi; sale e pepe; alloro; farina 00 q.b.; olio extra-vergine d’oliva di Russiz Superiore in Collio; 2 uova; 2 spicchi d’aglio; 200 g di pane grattugiato; 1 cipolla; 10 pomodorini confit; 2 l d’olio di semi d’arachide.

Cucinare i fagioli, precedentemente lasciati in ammollo per 10 ore, con l’aglio e un paio di foglie d’alloro. A cottura terminata mettere da parte un po’ di fagioli interi che ci serviranno per decorare il piatto e i restanti frullarli con un filo d’olio ottenendo una purea soffice e vellutata. Regolare di sale e pepe. Nel frattempo pulire i sardoni togliendo loro la testa e la spina centrale; poi passarli nella farina, nell’uovo sbattuto e nel pane grattugiato. Scaldare l’olio di arachidi in una padella larga a circa 160- 170°C e friggere i sardoni avendo cura di asciugarli in una carta assorbente. Creare una sorta di sandwich alternando uno strato di sardoni con la purea di fagioli assieme a quelli interi e al radicchio. Fare più strati a piacimento. Guarnire con una rondella di cipolla e qualche pomodorino confit.

a cura di Giulia Coronaro