Era l’11 novembre del 1966 quando apriva i battenti “Al Bagatto”, una piacevole osteria condotta con grazia e professionalità da Eleonora e Giordano Marussi. Nel 1980 il timone passava al figlio Gianni che, in collaborazione con la moglie Patrizia, lo trasformava in uno dei primi ristoranti di pesce della città per l’alta qualità della cucina e la tipologia di frequentazione. La terza generazione entra in campo ufficialmente nel 2008 con Roberto, figlio di Gianni e Patrizia che già lavorava nel ristorante di famiglia dal 1998 e che, con estro e passione, riconferma oggi la scelta di proporre alla clientela una cucina esclusivamente marinara. Nel suo angolo d’eccellenza culinaria a due passi dal mare, Roberto sceglie di portare in tavola “l’incanto dei profumi puri” elaborando con lo chef Alessio Cazzador una creatività culinaria che lascia i gusti e i sapori al naturale, selezionando solo prodotti freschissimi e di prima qualità. Punta di diamante di questo tempio della cucina marinara aperto solo la sera è la cantina: una vetrina frigo per i vini alta fino al soffitto e capace di 1.500 bottiglie, in maggioranza etichette locali, bianchi e spumanti. Una sorta di affascinante e originale libreria del buon bere che nasce da una scelta tanto funzionale quanto spettacolare e che ben si accompagna con la preziosità di scelte gastronomiche che scaldano il cuore.

Coda di rospo con cipolla di Tropea, pomodori ciliegini e senape

Ingredienti: 1/2 kg di polpa di coda di rospo, 1 cipolla di Tropea, 300 g di pomodori ciliegini, 2 cucchiai di senape di Digione, sale di Pirano, olio d’oliva tergeste dop starec e basilico verde. Tagliare a medaglioni la coda di rospo e cucinarla al vapore per circa 10 minuti. Nel frattempo, preparare il condimento tagliando i pomodorini e aggiungendo la senape, l’olio, il basilico e la cipolla tagliata alla julienne. Aggiungere il pesce cotto nel condimento con un pizzico di sale e lasciare insaporire per qualche minuto. Disporre i medaglioni del pesce nel piatto, decorando con foglia di basilico e una fetta di cipolla rossa.

Giulia Coronaro