La “missione” di Sergio Grasso a Washington in occasione del Gala del NIAF (National American Italian Foundation) si è conclusa con una serie di successi. Il più importante per Sergio, il cui progetto televisivo THE GASTROSOPHER è stato accolto dalla televisione statunitense con entusiasmo. Grande interesse ha suscitato il lavoro di ITALY IS FUN società italo-americana che si occupa di divulgazione della cultura gastronomica italiana nel mondo e che ha realizzato un seminario-spettacolo sui prodotti “identitari” italiani che ha segnato il tutto esaurito. Anche ZAFFERANO ha esaurito il notevole numero di copie distribuite nei due giorni di manifestazione all’Hilton di Washington. I maggiori apprezzamenti per la nostra rivista sono andati ai contenuti in testo bilingue, alla tematicità degli stessi e alla veste grafica. “Zafferano è stato il magazine più gettonato dai 2000 ospiti della cena di gala del 29 ottobre e le copie disponibili per gli oltre 4000 visitatori del 28 sono andate a ruba fin dall’apertura dell’Expo Italia” ci dice Grasso. “L’ho regalato a Santo Versace, al Ministro Meloni e a Emma Marcegaglia e non potendo consegnare alcun oggetto personalmente al Presidente Obama per motivi di sicurezza, ne ho affidato due copie alla sua segreteria.

L’arte del gelato in passerella

Era dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia l’appena trascorsa 18° edizione del celebre concorso “Festival d’autore, ovvero l’arte del gelato – rigorosamente artigianale – in passerella, tenutosi a Longarone e rivolto agli allievi degli istituti alberghieri d’Italia. La giuria, presieduta da Luigi Dal Farra, ha premiato il talento di Andrea Possanzini e Melissa Bora saracinelli dell’I-IS ‘A Panzini’ di Senigallia, allievi dello chef prof Ennio Mencarelli, per il piatto BUONA ITALIA. I due giovani hanno presentato così la loro creazione: Il gelato che prepariamo vuole unire l’Italia da Sud a Nord, proprio come fece Garibaldi’. E gli ingredienti utilizzati e sapientemente armonizzati hanno dato loro ragione: il pistacchio di Bronte, le arance rosse di Catania, le fragole campane, i limoni di Sorrento, il Fiordilatte del nord e la nocciola delle Langhe. Per concludere in bellezza, oltre che in bontà, non potevano mancare gli spaghetti tricolori per rappresentare l’Italia in tutto il mondo. Un vero successo reso possibile anche grazie alla professionalità e all’entusiasmo della professoressa Maria Rosella Bitti che guida il Panzini verso mete sempre più alte.

Sergio G. Grasso