Il lime spesso viene confuso con il limone o talvolta considerato come la traduzione in inglese del termine limone. In realtà non è lo stesso agrume pur appartenendo alla stessa famiglia. La limetta viene raramente consumata come frutto fresco, ma è molto usata in cucina, anche come valido sostituto del limone. Il succo viene aggiunto soprattutto alle macedonie di frutta ed ai frutti di mare, e molto spesso in combinazione con il curry. Tagliato a spicchi e pestato viene utilizzato per la preparazione di diversi cocktail”pestati”, come la Caipirinha e il Mojito. Talvolta viene solo spremuto, per eliminare il sapore aspro della buccia. A partire dalla scoperta degli effetti antiscorbutici della Vitamina C, il lime è stato utilizzato dalla Royal Navy inglese come ingrediente aggiuntivo per il grog. Prodotti come il limone ed il lime in un bar non possono mancare, senza trascurare il succo di limone od il sour. Si tratta di limone liofilizzato da diluire con acqua, che, grazie all’albumina contenuta nel sour, conferisce ai cocktails preparati con il Boston/Shaker quella classica schiumetta che fa tanto guarnizione sulla superfice dei drinks. Nelle tante ricette di cocktails e long drinks, troviamo le seguenti diciture: twist di limone, scorza di limone, fettina di limone, lime pestato, spremuta di lime fresco, peel of lemon, spirale di limone, chi più ne ha più ne metta. Da constatare che negli ultimi anni l’utilizzo del lime è salito vertiginosamente, tutto questo grazie alla moda dei drinks così detti “pestati”, vedi mojito, caipirinha, caipiroska. Alcuni colleghi preferiscono il suo succo spremuto fresco utilizzando il Lime Squeezer, un attrezzo che a mio parere non dovrebbe mancare tra le attrezzature del Barman. I cocktails o long drinks che richiedono l’utilizzo del limone o lime sono tanti, ma altrettanto sono le possibilità partendo da un buon sorbettto al limone da servire a fine pasto, seguito da un limoncello o lemoncello, un thè al limone caldo o freddo, e che dire di una limonata oggi più facilmente trovabile come lemonsoda? Senza tralasciare una rinfrescante granita al limone fino ad arrivare al ghiacciolo al limone. Non bisogna poi dimenticare la Bomba,un prodotto tipico delle nostre spiagge, una via di mezzo tra un ghiacciolo ed una granita che, per la sua forma tipica da bomba, ne prende il nome. In inverno, invece, non si disdegna un canarino, bevanda preparata con scorza di limone ed acqua calda che le signore più chic correggono con Grand Marnier. Concludo augurandovi un prosit sorseggiando un Margarita Frozen ed un classico dei drinks, il Gin Fizz.

Margarita Frozen

Ci sono 4 candidati per il titolo di “creatore del Margarita”, la più accreditata è Margaret Sames (Dicembre 1948) che inventò il cocktail ad Acapulco. Sames usò una parte di Cointreau, tre parti di tequila ed una parte di succo di lime. Sapendo che molte persone bevevano la tequila, dopo aver leccato del sale, decise di guarnire il suo cocktail con una crosta di sale.

Ingredienti: 4 cl di tequila; 2 cl di Cointreau/Triple Sec, 2 cl di succo di limone; ghiaccio; sale. Versare gli ingredienti nel frullatore la tequila, il Cointreau/Triple Sec, il succo di lime ed il ghiaccio, versare poi in un bicchiere ghiacciato da cocktail (sombrero)bordare il bicchiere con lime e sale. Decorare con una fettina di lime. Può essere considerato il drink più famoso degli anni ‘50, apprezzato dai giovani quando, subito dopo la guerra, si affascinavano nuovamente al divertimento, nelle feste in casa e nei locali da ballo che aprivano sopratutto la domenica pomeriggio.

Gin fizz

Ingredienti: 3/10 di Gin; 2/10 di limone spremuto; 1/10 di sciroppo di zucchero; 4/10 di Soda Water. Si prepara nello shaker/boston. Si serve nel tumbler grande. Preparazione: Versare nello shaker/boston tutti gli ingredienti tranne la soda, che non va shakerata, ma versata alla fine. Decorazione: una ciliegina al maraschino e una fettina di limone.