Michele Savonarola (1385-1468) medico e umanista padovano, scriveva nel suo Libreto de tutte le cosse che se manzano: “questi frutti (i limoni) provenienti si pensa soprattutto dal Meridione – ma nascono anche sulle sponde del lago di Garda – erano di massima conservati sotto sale. Lodi al succo di limone, anche diluito nell’acqua, o cosparso sull’arrosto”. E il limone ha un posto di tutto rispetto fin da subito, appena la sua coltura si è diffusa e l’utilizzazione del frutto è inclusa tra quella delle speziemedicamenti e delle spezie-aromi. Un’alternanza di preferenze, almeno fino alla metà del XVII secolo quando cominciò a ridursi il forsennato uso delle spezie a tavola a favore di sapori meno forti e l’aromatizzazione, soprattutto delle carni, si orientò verso la cucina acida che richiedeva un grande uso di limoni, assieme a capperi e acciughe. Sembra che il nostro notissimo agrume (dal persiano Limu), sia stato introdotto dall’India intorno al decimo secolo aggiungendosi al cedro e all’arancia amara già noti ai romani. E’ in Liguria la prima coltivazione nella metà del XV secolo ma per le più favorevoli condizioni climatiche, il limone, nelle sue moltissime varietà, si è diffuso presto (e lo è tuttora) in Sicilia, Calabria, Campania, ma anche Toscana (soprattutto come elemento decorativo) e lungo le rive del Garda. Il suo uso, come scrivono gli esperti nelle prossime pagine, è ben presente nella gastronomia, nella pasticceria e nella dietetica, ma anche nell’industria alimentare, nella distillazione, nella cosmetica, nei sottoprodotti chimici. Nella farmacologia in particolare, il limone è una vera miniera per i moltissimi impieghi. E non da oggi, un tempo un carico di limoni assicurava un efficace contrasto allo scorbuto, malattia diffusissima a bordo delle navi, dovuta alla carenza di vitamina C di cui i nostri agrumi sono ricchi (alternativa più pratica alle sarde in saor, imbarcate con le stesse funzioni per via della cipolla che copriva la marinatura). Insomma, dietro questo piccolo frutto giallo dalla scorza increspata c ‘è una lunga storia.