E una trattoria che vi voglio segnalare
È proprio vero che ogni regione ha un suo modo di battezzare questo piatto regale. Subito qualche esempio prendendo spunto da mamma quando preparava piatti sublimi. Pasticcio era la parola d’ordine domenicale. Un succulento multistrato di foglie di pasta fresca tirata a mano, farcito da sugosi ragù di carne, addolciti da una salsa di pomodoro ed intercalati da una vellutata besciamella, profumata di burro e latte fresco con una manciata di farina. Il tutto mescolato con grande pazienza, aggiungendo un pizzico di sale. Questo era il vero godimento gastronomico nei giorni di festa. In tutte le regioni il “pasticcio veneto” cambia nome, ingredienti, ma il principio è sempre lo stesso: foglie di pasta fresca si alternano con sughi, formaggi, verdure, funghi, un po’ di formaggio grattugiato sopra e tutto infornato sino a raggiungere la giusta doratura. Ci sono alcune regioni come la Liguria e la Sardegna che interpretano la lasagna in modo diverso. In Liguria la lasagna al pesto di basilico non viene messa in forno a dorare, ma è composta al momento, con le lasagne appena sbollentate e condite al momento di servire con il pesto, patate, fagiolini verdi, pinoli e formaggio grattugiato. In Sardegna al posto di sfoglie di pasta fresca viene usato il pane carasau. Fogli sottili vengono passati per pochi secondi nel brodo di pecora e alternati da salsa di pomodoro, pecorino, con l’aggiunta dell’uovo in camicia. Ed ecco il pane frattau, delizioso!
Ma torniamo al mitico pasticcio, non è facile trovare nei ristoranti o trattorie dei pasticci che meritano questo nome. È un piatto dove l’amore per la cucina è l’ingrediente principale. Finalmente nel mio continuo viaggiare e scoprire, tra le tante trattorie ne ho trovato una dove l’amore per la cucina si sente e come! La trattoria si chiama Fontanella, sull’Altopiano dei Sette Comuni, nel comune di Lusiana Conco, a pochi chilometri da Gallio e Asiago. Questa antica trattoria da due anni è gestita da una coppia formidabile, Vania e il marito Francesco, due bravissimi cuochi che mi hanno fatto tornare bambino, facendo rivivere quei pranzi della domenica quando nonna e mamma preparavano fumanti e deliziosi pasticci. Vania e Francesco, sempre molto attenti ai prodotti del territorio e alla qualità, sfornano i loro succulenti pasticci, uno più buono dell’altro, sempre diversi in ogni stagione. Ed ecco il pasticcio con zucca, funghi chiodini e guanciale croccante, oppure pasticcio di lasagne verdi con radicchio di Treviso, petto d’oca affumicato e formaggio Asiago DOP Prodotto della Montagna. Poi quelli ai funghi porcini, o la zucca e salsiccia. Non manca il classico pasticcio al ragù di carne e besciamella. E con l’arrivo della bella stagione arrivano i pasticci con erbette primaverili di montagna, bri ciole croccanti di speck e caciotta al cumino o peperoncino, oppure con verdurine estive al profumo di basilico. Più di così!