Niente di più azzeccato è lo slogan che si dipana a chiare lettere aprendo il sito internet della salumeria Belli (Buoni e belli per tradizione), la più antica ed artigianale del Trentino. Salumieri e macellai da sei generazioni, prima per autoconsumo famigliare con l’avo Giovanni (detto Gianello) nei primissimi anni dell’800 poi, a poco a poco, con la vendita dei prodotti ai compaesani, in quel di Sopramonte a pochi km da Trento. Il loro è un lavoro che affonda le radici nella tradizione alpina senza mai dimenticare l’intera filiera che origina da allevamenti selezionati, attraversa il laboratorio e giunge in bottega dal cliente. Elemento fondamentale per i Belli è la cultura del cibo che viene trasferita al consumatore finale attraverso la sapienza e le tecniche gastronomiche fornite, in particolare, da mamma Albertina. La storia non è tale se non si arricchisce con i valori di un popolo ed il suo territorio. Una tradizione che origina e si basa sul benessere dell’animale, sia in termini di alimentazione che di vita in alpeggio e questo è un plus che conferisce al prodotto genuinità, qualità e che si ripercuote sulle tipologie di carni prodotte: insaccati freschi, cotti e salmistrati, stagionati e prodotti di gastronomia. L’attenzione che contraddistingue la famiglia Belli ha permesso il conferimento del premio del Gambero Rosso per lo speck e di diventare presidio Slow Food con la lucanica.

CARNE SALADA DEL TRENTINO (Cruda o scottata)

Ingredienti Punta d’anca o fesa di manzo tagliata a metà (carne frollata); sale marino al 3%; poco zucchero; alloro in foglie; ginepro e pimento in bacche sminuzzate; aglio a fettine; pepe nero in grani sminuzzato; rosmarino fresco.

Procedimento: Parare la fesa privandola delle cartilagini. Massaggiare la carne con il preparato a base di sale ed aromi, adagiarla e comprimerla in un recipiente pulito ed inodore. Lasciar riposare per almeno 15 o 30 giorni a seconda delle dimensioni. Successivamente togliere dalla concia e creare il sottovuoto. Conservare a +3°C.

Note tecniche: Carne lavorata di manzo dalla forma oblunga, affusolata, da consumarsi cruda, lessa o cotta ai ferri. Al taglio si presenta di colore rubino, uniforme in cui alle volte possono essere presenti variazioni di tonalità dal rosso rubino, della zona centrale della fetta, al rosso scuro in corrispondenza della superficie esterna. Di sapore sapido, moderatamente saporito, gradevole; profumo delicato, leggermente aromatico e speziato con consistenza tipica della tessitura muscolare e poca resistenza alla masticazione. Si ottiene dal taglio di carne “punta d’anca cosparsa di salamoia a secco composta da: sale, pepe, aglio e da pimento, ginepro e alloro, da soli o congiuntamente, riposta in contenitori alimentari per un periodo che varia dai 15 ai 30 giorni a seconda delle dimensioni dei singoli pezzi”.