La polenta infasolà, un cibo antico, anche piatto unico nel senso di completo, perché fatto di amidi e fibra del mais Maranello macinato a pietra, dei fagioli borlotti che contengono proteine vegetali ed anch’essi, una certa quantità di fibra, e poi il Lardo della Saccisica che è di parte grassa ma anche di un filo di magro, giustappunto le proteine animali. Ne arricchiscono il gusto verdure come il sedano, le carote, le cipolle bionde. Ed ancora, l’aglio, il rosmarino, l’alloro, il timo e, ovviamente il sale. Un ingrediente, che a me piace aggiungere per l’immancabile sentore delle preparazioni tradizionali rustiche al focolare è il fumo di rametti di salice da vimini. In breve, si prepara così: si mettono a cuocere i fagioli in acqua salata con le verdure e le aromatiche. A due terzi di cottura, i fagioli si mettono in un crivello ad affumicare. Per metà saranno frullati insieme alle verdure nella loro acqua di cottura. Si porta ad ebollizione e si inizia a mettere la farina di mais. Quasi a fine cottura verranno messi gli altri fagioli insieme al condimento a base di lardo ed erbe aromatiche battuto a pasta fine.
Per 6-8 persone servono: 500 g di farina di mais Maranello, 300 g di fagioli borlotti secchi, 100 g di Lardo della Saccisica,
2 cipolle bionde medie, 2 carote, 1 costa di sedano, 4 spicchi d’aglio Polesano DOP, 4 foglie di alloro, 3 rametti di rosmarino, 4 foglie di salvia, 2 pizzichi di timo. Si versa sul tavoliere di legno oppure in una casseruola preventivamente bagnata e, lasciata raffreddare, si taglierà a fette abbrustolite. Si accompagna bene con sopressa trevigiana, formaggio mezzano Monte Cesen e un cetriolo grosso tagliato a rondelle. Un bicchiere di vino raboso, meglio se friularo, ci sta alla grande. Alla preparazione che richiama la tradizione, devono però corrispondere ingredienti altrettanto “contadini”. Qui propongo la farina di mais macinata a pietra del Mulino di Michele Biolo di Abano Terme, il Lardo della Saccisica del Consorzio I Buoni Convivi di Piove di Sacco e la sopressa trevigiana, i formaggi e i vini dell’Azienda Agricola Ponte Vecchio di Vidor.