Dai bar di periferia ai locali di maggiore tendenza, a buon mercato o pregiati che siano, i salumi negli aperitivi spopolano in moltissimi piatti. Ma forse proprio a causa della loro onnipresenza il cliente non presta particolare attenzione al corretto abbinamento con la bevuta. Ma quali i criteri corretti per l’abbinamento bere-salumi? I salumi hanno sostanzialmente quattro caratteristiche da considerare: la sapidità e la speziatura come connotazioni dure, la succulenza e la materia grassa come componenti morbide. Per un corretto abbinamento con prodotti nei quali prevale la componente morbida (salumi dolci e grassi quali mortadella o il prosciutto cotto) si consigliano prodotti che contrastino questa sensazione: prodotti effervescenti e secchi come bollicine brut non deludono. Per prodotti più sapidi, quali crudi e prodotti affumicati, si prediligono vini morbidi, non particolarmente strutturati, in modo tale che non si creino contrasti con il gusto salato del prodotto e non ne venga compromessa l’aromaticità. E se volessimo abbinare un cocktail basterà applicare lo stesso criterio di congiunzione. Prodotti secchi e amari come spritz, americano e Negroni non creano problemi con salumi cotti e dolci; mentre per prodotti più stagionati e speziati sono indicati abbinamenti con pre-dinner più morbidi e magari a base di frutta. Per un abbinamento tailored con una delle eccellenze della produzione italiana, quale il crudo, si propone una variante del classico Bloody Mary con chiaro richiamo ad uno dei classici abbinamenti della cucina italiana:

Orange Marie

1 ½ oz vodka; 2 ½ oz melone frullato; ½ oz succo di lime; ½ oz sciroppo di melone (necessario se il melone fresco non è particolarmente dolce); 2-3 drop worchester sauce; sale, pepe a piacere.

Preparare il cocktail nel blender con il ghiaccio e servirlo accompagnato da fette di prosciutto crudo dolce tagliate finemente.