Il piatto è senza dubbio il protagonista della tavola, un elemento indispensabile che ha origini molto antiche e ha avuto una grande evoluzione senza mai perdere la sua utilità. Romani e Greci utilizzavano i piatti sia nella vita quotidiana che nelle celebrazioni religiose (patina), questi erano spesso di terracotta ma, nelle mense più ricche, anche di vetro, argento o oro. Il piatto era conosciuto e diffuso già nella civiltà cretese ed etrusca. Piatti e scodelle di legno facevano parte solitamente della cucina medievale, mentre l’utilizzo di materiali preziosi venne introdotto con il rinascimento, in seguito ai contatti con l’estremo oriente. Prima del XVI secolo sulle tavole europee ognuno prendeva il cibo da vassoi, ciotole o taglieri comuni posti al centro, usando le mani o i pochi coltelli e cucchiai utilizzati da tutti. A volte nelle case più ricche si potevano trovare davanti a ogni convitato fette di pane secco, su cui appoggiare i bocconi, e che a fine pasto erano regalate alla servitù. Solo durante il ’500, e soprattutto dal ’600, nelle case aristocratiche si diffuse l’usanza di dare a ogni invitato un piatto, un bicchiere, un cucchiaio, un coltello. Una delle prime opere a raccontare questa rivoluzione dei costumi è il De civilitate morum puerilium del filosofo olandese Erasmo da Rotterdam, pubblicata nel 1530. I piatti più “ricchi” non erano soltanto oggetti d’uso quotidiano ma venivano anche appesi alle pareti o incorniciati. Verso l’inizio del XVIII sec. la porcellana iniziò ad essere prodotta in Europa grazie alla scoperta della sua composizione fatta da Re Augusto II il Forte di Sassonia. Dal Settecento si iniziarono a realizzare anche piatti di piccole dimensioni per le tazzine e pezzi di grandi dimensioni, da usare come vassoi. Dall’Ottocento si iniziarono a utilizzare i servizi di piatti tutti uguali. Lo stile dei piatti rispecchia le mode dei tempi, il periodo barocco ha portato piatti riccamente ornati, con materiali preziosi e decori sfarzosi, le mode più recenti, invece, hanno proposto linee per la cucina dal design minimale.
A ognuno il suo… piatto!
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