Finalmente pubblicata “La Riviera del Brenta in barca e in bici” di Pietro Casetta

Parliamo un po’ della Riviera più prestigiosa del mondo, la più decantata da scrittori, artisti, papi e sovrani. Beh, di prodotti editoriali ce ne sono tanti. Ma nessuno che tenga conto che i meravigliosi affreschi delle Ville che costellano la Riviera del Brenta non sempre narrano solo vicende mitologiche. Piuttosto, si servono di tali vicende per illustrare i progetti di gestione del territorio dei loro proprietari, com’è il caso della cinquecentesca Malcontenta in cui lo Zelotti (epigono del Veronese) dipinge il grande progetto di Bonifica dei Foscari, che essi intesero anche come progetto di riforma dello Stato. Per non parlare della meravigliosa Villa Pisani, tanto bella quanto… decadente. Venne infatti realizzata affinché la prestigiosa famiglia si richiudesse a sperperare in feste e fatuità i soldi guadagnati dalle generazioni precedenti. La Villa finì per rappresentare degnamente (ma sarebbe meglio dire indegnamente) quella Venezia del Settecento che si lasciò lentamente scivolare nella miseria sino al collasso delle sue istituzioni, preferendo il sesso e il gioco d’azzardo alla gestione oculata dello Stato. Adesso una Guida così esiste. L’ho scritta io, secondo un altro punto di vista, che non intenda la prestigiosa Riviera soltanto come una successione di Ville, ma anche come l’insieme di quelle caratteristiche tecnologiche che la rendono fruibile (ben 5 conche di navigazione e 10 ponti mobili), di quegli aspetti geografici che la salvano dalle alluvioni, di quel modo di vita dei rivieraschi fondato sulla qualità della vita invece che sulla ricchezza smodata.