Mi ricordo che quando ero piccolo uno dei miei cartoni animati preferiti era “Braccio di Ferro”. Ebbene, il personaggio più simpatico che ricordo di quel cartone era Poldo, il mangiatore di hamburger. Forse per questa simpatia molti miei coetanei hanno coltivato nel tempo la passione per gli hamburger. L’hamburger altro non è che una polpetta di carne macinata e pressata. Amata da tutti, soprattutto con l’introduzione delle sue varianti, che nel corso del tempo sono state introdotte per accontentare ogni tipo di palato.

Hamburger di manzo e noci Pecan: Cipolla bianca, pepe, lattuga, patata, manzo macinato, ketchup, cipolla rossa, olio EVO, pomodoro, sale, noce Pecan.

Hamburger classico all’Americana: Sale, hamburger, senape, pomodoro, lattuga, cipolla rossa, salsa Worcester.

Hamburger di vitello, formaggio erborinato e spinaci: Aglio, olio EVO, rucola, spinaci, vitello macinato, gorgonzola, pane ai semi di papavero, sale, cipolla bianca.

Doppio hamburger: Lattuga, polpa di manzo, sottilette, cipollotto, ketchup, senape, olio di semi di mais, pomodoro, pane al sesamo, cetrioli, cipolla, salsa Worcester, sale, pepe.

 Hamburger di manzo con cipolle caramellate, n’duja e bufala: Manzo macinato, cipolla di Tropea caramellata, mozzarella di bufala, cuore di lattuga, pepe, aceto bianco, salame n’duja, pomodoro, sale, olio EVO.

Pida Burger: Un classico hamburger dove viene sostituito il tradizionale panino con una piadina. Inutile dire che la birra si sposa egregiamente con questo piatto, in particolare le Pils o le Lager. Ci sono diversi modi per gustare la carne, due di questi (tra i migliori) sono: hamburger e polpette. Se per gli americani l’hamburger è un cult della cucina a stelle e strisce, gli italiani preferiscono le polpette. Com’è accaduto per altri cosiddetti “piatti poveri”, anche le polpette hanno conosciuto la loro evoluzione, divenendo un piatto a sé stante, preparato acquistando appositamente gli ingredienti ed evitando, quasi completamente, il riciclo di eventuali avanzi. Oggigiorno, si privilegiano materie prime “ricche”, quali: carne macinata fresca, Parmigiano grattugiato, prosciutto o mortadella (sempre triturati); oppure le si prepara col pesce (ad esempio il baccalà), o di verdure. In Italia, per estensione, il termine “polpetta” indica anche tutte le analoghe pallottole contenenti ingredienti diversi dalla carne, come le polpette di riso, le polpette di aragosta o le polpette di melanzane, ed è per questo che spesso le troviamo nei nostri buffet – aperitivi, perché risultano gradevoli e stuzzicanti, oltretutto sono come le ciliegie: una tira l’altra! Naturalmente oggi siamo attenti anche ai clienti vegani/vegetariani, sia per gli amanti degli hamburger, sia delle polpette.

Un veggie burger o burger vegetariano è un impasto simile all’hamburger, ma che non contiene carne. L’impasto può essere fatto, per esempio, con verdura, proteine vegetali tessurizzate, legumi, noci, latticini e derivati, funghi, grano e uova.

Le polpette di seitan sono un piatto vegano ricco e gustoso. Cucinate in umido, vengono preparate mescolando seitan, patate e farina di ceci. Il seitan è un impasto altamente proteico ricavato dal glutine del grano; viene solitamente cotto in acqua insaporita con verdure e salsa di soia, e viene poi venduto sotto forma di panetti, burger o spezzatino. Come per gli hamburger, l’abbinamento consigliato sono le birre, per le polpette è preferibile un buon bicchiere di vino, anche per la sua tradizione di piatto povero. Ebbene, oggi non si disdegna anche un buon cocktail dove uno degli ingredienti potrebbe essere appunto il vino, dal classico Spritz nelle sue varianti (Aperol/Select/Campari) ad un Negroni Sbagliato, Kir Royal, Rossini, Tintoretto.

Il Rossini è una variante dei cocktail Bellini, Tintoretto e Mimosa, messa a punto verso la metà del XX secolo. Viene preparato con purea fresca di fragola e Prosecco. Si serve in flûte e ha un sapore fresco e rinfrescante. Il nome rende omaggio al compositore Gioachino Rossini. Il cocktail è composto da 1/3 di frullato di fragole e 2/3 di prosecco freddo. Il Tintoretto è un cocktail facente parte della categoria degli sparkling, variante del cocktail Bellini. Il nome rende omaggio al pittore veneziano Tintoretto. Il cocktail viene preparato con il succo di melograno (utilizzando lo spremiagrumi oppure l’estrattore), Prosecco e viene servito in flûte. Il cocktail è composto da 1/3 di succo di melograno e 2/3 di Prosecco freddo. Il periodo ideale per gustarlo sono i mesi di settembre e ottobre, quando appunto maturano i frutti. La preparazione del cocktail consiste nella semplice unione di tutti gli ingredienti nel bicchiere insieme a del ghiaccio. L’unico dettaglio è la purea di fragole, l’unico sistema per ottenerla è frullare le fragole; infatti, essendo queste un frutto senza succo, la polpa della fragola va tritata con il frullatore; la purea ottenuta andrà poi mescolata insieme ad alcune gocce di succo di limone ed alcune gocce di sciroppo di zucchero.