Sempre più spesso, i cuochi di tutto il mondo, hanno l’abitudine di stringere nuove alleanze per le loro più stravaganti creazioni! A partire dall’alleanza più classica e comune, quella con i camerieri che diversi anni fa erano il vero e proprio prolungamento del braccio degli chef. Basti pensare alle crêpe Suzette magistralmente cucinate alla fiamma in sala da Maître elegantissimi e stilosi come attori, a tutto lo sporzionamento di qualsiasi taglio più importante di carne o pesce che sia. Dagli astici alle anatre, passando da rombi al sale per arrivare a interi carré di agnello: insomma, i migliori alleati che uno chef avrebbe potuto desiderare. Anche il ruolo del sommelier è quasi da sempre fondamentale per la cucina. I loro abbinamenti, che per lo più venivano fatti per somiglianza o accostamento, lasciano sempre più spazio a contrasti netti e alle volte spigolosi proprio per far schizzare le papille gustative nella bocca ed aprire nel cliente nuovi orizzonti gustativi. Ma arriviamo al dunque: gli ultimi arrivati tra gli alleati degli chef virtuosi sono i Barman e ovviamente i loro cocktail! Proprio così, i miscelati non sono altro che una combinazione di gusti e aromi che si sposano perfettamente e soprattutto sono facilmente riconoscibili da una stragrande maggioranza di persone. Chi non ha mai bevuto uno spritz? Da qui diverse collaborazioni sono nate, la più comune quella dove i cocktails entrano come abbinamento ad alcuni piatti al posto del classico vino. Inoltre, grazie anche alla scoperta di un’infinità di addensanti (Adrià e Albert Ferran) si propone anche di trasformare alcuni grandi drinks in veri e propri piatti! Americano solido, gelatine di Caipirinha, gin tonic al cucchiaio, e chi più ne ha più ne metta, entrano sempre di più nelle liste o carte di numerosissimi ristoranti. E, visto che si parlava di happy hour, la mia scelta è caduta proprio su uno storico e buonissimo cocktail da aperitivo: il Bellini. Nato nel 1948 dalle mani sapienti di Giuseppe Cipriani nello storico Harry’s bar di Venezia per una mostra del pittore Giovanni Bellini. Quest’ultimo, infatti, per dipingere alcune vesti di santi utilizzò proprio un colore rosato che, a quanto sembra, ispirò il talentuoso barman. La ricetta prevede purea di pesche fresche con l’aggiunta di vino bianco frizzante, prosecco o champagne. Il piatto qui sotto illustrato è un piccolo pre-dessert a base di sorbetto al Bellini, pesche in osmosi di prosecco, basilico julienne e olio extra vergine di oliva. Buon aperitivo a tutti, viva l’happy hour!
Pre-dessert per un gustoso aperitivo

Ingredienti: Pesca saturnia 400 g; prosecco 300 g; zucchero 240 g; succo di limone
175 g; acqua 175 g; procrema 50 g; foglie di lemongrass 40 g; zucchero 240 g; colla di pesce oro 2,5 fogli. Portare a bollore acqua, zucchero e le foglie di lemongras togliere dal fuoco e scioglierci la colla di pesce precedentemente ammollata e lasciare infusionare per 15 minuti. In un bricco frullare le pesche, il succo di limone, il prosecco, il procrema (stabilizzante per gelati) e, una volta tiepido e filtrato, l’acqua e lo zucchero. Riporre il composto in due barattoli Pacojet congelare e frullare.
Per le pesche in osmosi: Lavare e tagliare le pesche a dadini. Metterle in una busta sottovuoto con del prosecco e sigillare al 100%. Aprire la busta, scolare e disporre alla base del piatto. Aggiungere una pallina di sorbetto il basilico julienne e l’olio extra vergine d’oliva.