Una lunga storia nella ristorazione friulana, con protagonisti i membri della stessa famiglia per cominciare dal trisavolo Ferdinando Uanetto con la sua “Locanda alla Pesa” a Sammardenchia, paesino appena fuori Mortegliano, adesso grosso centro a qualche decina di chilometri da Udine, la capitale del Friuli che sa di cibi e di vini. Poi il figlio Pietro, gestore succeduto, quindi il nipote Edoardo che da Sammardenchia si trasferì a Mortegliano aprendo qui la trattoria Alla Corona. E’ stato proprio poi il
figlio di Edoardo, Ferdi “Nando”, nel 1960 a far sorgere la Trattoria “Da Nando” con sua moglie Isolina, impareggiabile dietro i fornelli la signora, affabile “ustir” (oste), dietro il bancone, sior Nando. Ed eccoci negli anni ‘80 quando i figli Ivan e Sandro entrano nella conduzione diretta del locale portando con loro una ventata di novità. Il ristorante viene rinnovato nel 1992: si creano così cinque confortevoli sale atte ad ospitare fino a 140 persone. Centro della filosofia di cucina è l’esaltazione della friulanità che i due titolari, assieme agli chef della nutrita brigata ai fornelli, rielaborano a seconda delle stagioni per garantire ai clienti la genuinità e la freschezza delle pietanze servite. Ecco così un susseguirsi naturale di delicati asparagi ed erbe di campo durante la primavera, un tripudio di porcini e altri funghi provenienti dalla Carnia nei mesi estivi, fino ad arrivare all’autunno – inverno dove a farla “da padrone” sono la rosa di Gorizia (radicchio) e il tartufo bianco di Muzzana (paese della bassa friulana ricco di flora e fauna). Le polente cuinciade (polenta condita con ricotta, ovviamente Montasio, e magari una grattatina di tartufo), il prosciutto crudo di Cormons di L. D’Osvaldo, il formadi frant (pezzi di formaggio frantumati, ricetta tipica della Carnia) e altre mille delizie della regione si combinano a meraviglia con le primizie delle stagioni. La ricercatezza delle materie prime e la loro estrema qualità sono assicurate dalla collaborazione con molte piccolissime, medie e grandi aziende della regione, cercando per ogni stagione i prodotti più validi. Un ruolo di rilievo nei menu di Nando occupano i prodotti “presidi Slow Food” come il radic di mont (raro radicchio invernale di montagna), il formaggio di Latteria turnaria, l’aglio di Resia, la cipolla di Cavasso Nuovo, la rosa di Gorizia (radicchio rosso invernale) la pitina (specie di polpetta di carni miste, antico salume specialità della Val Tramontina nel Friuli pordenonese), e piatti tipici come la brovada (rapa rossa cotta nella vinaccia, gustoso contorno per tutte le carni) perfetto accompagnamento di cibi tradizionalmente legati alla storia contadina come il frico e il “muset” (cotechino). La concezione innovativa di Ivan e Sandro ha contribuito a convertire la vecchia locanda in un locale frequentato da una clientela sempre più esigente che sa di contare sulla qualità e varietà dei piatti. Tutti a confermare una proposta gastronomica sempre diversa e nuova, fatta eccezione per alcuni intramontabili “must” che hanno meritato alla Trattoria Da Nando un posto di assoluto prestigio nella cucina friulana che conta. L’annessa cantina propone oltre 130.000 bottiglie delle quali 30.00 di vini non friulani.