Spaghetti e ravioli per gli etiopi

Il made in Italy del gusto in Etiopia è firmato “Ristorante Castelli”. Lo storico locale di Addis Abeba, aperto nel 1957 da Francesco e Rosa Castelli, piemontesi di Tortona, ma con discendenze venete in quanto, è il punto di riferimento non solo per la comunità italiana che vive e lavora nella capitale etiopica, ma anche per i diplomatici e soprattutto per i turisti che, sempre più numerosi, ogni anno visitano l’ex colonia. Situato in un palazzo armeno, trasformato in Casa del Fascio, e dopo la guerra, in ristorante. La cucina e la gestione è oggi affidata a Tiziana Castelli, figlia della coppia. Il locale ripropone le atmosfere tipiche della trattoria veneta degli anni ‘50. Pur essendo un ristorante dal tono semplice con cucina casereccia, è il numero uno della capitale etiopica. Basta guardare le foto appese alle pareti per capire che i grandi del mondo hanno gustato le paste fresche preparate secondo la tradizione italiana. Dai presidenti Mattarella e Scalfaro, ai premier Prodi, Tony Blair, dalla regina Sofia di Spagna al segretario dell’Onu Ban Ki – Moon, solo per fare alcuni nomi. La specialità è la pasta fatta utilizzando le macchine usate dalle nostre nonne: Imperial e Dea. Abbiamo assaggiato e molto apprezzato i ravioli ripieni di ricotta e spinaci, i tortellini alla tortolese, gli spaghetti allo zafferano. “Quest’ultimo piatto – dice Tiziana Castelli – è stato inventato da mio zio Carletto. La particolarità è il sugo allo zafferano etiope che ha uno spiccato sapore tutto suo, introvabile in altre parti”. Un piatto davvero da provare. Non manca mai la pasta e fagioli alla veneta. Tutti i prodotti utilizzati: dalle farine all’olio, agli aceti, dal Grana al prosciutto vengono direttamente dall’Italia. “Sono molti richiesti ed apprezzati”, aggiunge Tiziana. “Dalla cucina etiope – aggiunge – abbiamo imparato a usare il peperoncino verde ed il pepe con cui prepariamo il “piatto Costantino”, sempre molto richiesto”. Tutti i vini serviti, bianchi e rossi, sono Doc di Tortona, mentre il Prosecco arriva da Valdobbiadene. E sempre da Treviso è stata importata la tecnica per preparare il tiramisù, dolce che va a ruba. Il ristorante Castelli è uno spaccato di Italia: è la prova di quanto il nostro Paese qui sia ancora nel cuore e nel palato degli etiopici.

Donato Sinigaglia