L’Esposizione Universale di Shanghai 2010 ha rappresentato un evento di portata storica e internazionale, infrangendo i record delle Esposizioni precedenti con 246 partecipanti e oltre 73 milioni di visitatori. Il Padiglione italiano ha riscosso un altissimo gradimento tra il pubblico e i media cinesi, registrando oltre 7.3 milioni di presenze. A testimonianza del successo riscosso, il Padiglione è stato selezionato dal governo cinese, assieme ad altri cinque padiglioni nazionali, per divenire una struttura permanente, destinata a fungere da piattaforma per le relazioni culturali e commerciali sino-italiane. Il progetto della trasformazione del Padiglione italiano all’Expo di Shanghai in un centro permanente di scambi economici e culturali tra Italia e Cina è stato fortemente sostenuto dal Ministro degli Esteri Franco Frattini che il 21 luglio scorso, insieme al Primo Vice Sindaco di Shanghai YANG Xiong ha presentato le linee guida del progetto agli imprenditori e ai rappresentanti della cultura italiani e cinesi. Per tale progetto hanno lavorato sin dalla conclusione dell’Expo, la Direzione Generale “Sistema Paese” del Ministero degli Affari Esteri, la nostra Ambasciata a Pechino ed il nostro Consolato Generale a Shanghai. A seguito delle intese intercorse tra i due governi, lo scorso novembre il Padiglione italiano è stato donato alle autorità cinesi, ed è oggi gestito da “Expo Shanghai Group”, la società deputata alla riqualificazione dell’“Expo Park”, un’area di oltre 5.3 kilometri quadrati strategicamente ubicata nel cuore della città su entrambe le rive del fiume Huangpu, che la Municipalità di Shanghai punta a trasformare in un business district di livello internazionale.
Tra le strutture che avranno carattere permanente, solo i Padiglioni della Cina, dell’Arabia Saudita e dell’Italia conserveranno un’identità nazionale. In particolare, quello italiano sarà il primo padiglione nazionale a riaprire con nuovi contenuti, per la cui definizione Expo Development Group ha richiamato La “Triennale” di Milano – che aveva definito il concept originale della mostra del Padiglione – per sviluppare un’esposizione dedicata alle eccellenze italiane. Il Padiglione ospiterà inoltre un “Museo Ferrari”, che esporta per la prima volta il concept della storica Galleria di Maranello, mentre “Altagamma”, la fondazione che riunisce i più importanti brand italiani della moda e del lusso, proporrà mostre organizzate dai grandi marchi del Made in Italy. Il Padiglione ospiterà inoltre esposizioni temporanee su altri elementi fondanti dello stile di vita e del gusto italiano, come design, gastronomia e artigianato di qualità, nelle quali verranno presentate le produzioni delle nostre piccole e medie imprese. L’Istituto Marangoni aprirà nell’area del Padiglione la prima scuola italiana in Cina di alta moda, dopo le esperienze di successo avviate negli anni scorsi a Londra e Parigi. Con la riapertura prevista nel primo semestre del 2012, il Padiglione si appresta dunque a divenire una vetrina permanente delle eccellenze del “Made in Italy” nella moda, nel design, nei prodotti di alta gamma, nella gastronomia. Per il nostro paese si tratta allo stesso tempo di un’importante riconoscimento e, insieme, di una sfida per assicurare la continuità di iniziative che il “Sistema Italia” sarà chiamato a promuovere nei prossimi anni. Di qui l’esigenza di un pieno coinvolgimento di tutti gli attori, pubblici e privati, Istituzioni e imprese che dovranno rendere la nuova struttura la più grande “vetrina” del Sistema Italia nel mondo, con una superficie di oltre 10000 mq interamente dedicata alla promozione del prodotto italiano di qualità, della nostra cultura, della nostra gastronomia. Questo progetto conferma la vitalità del “Sistema Italia” a Shanghai che sta diventando sempre più un’area di attrazione non soltanto dei nostri brand di moda più conosciuti, ma anche di un numero crescente di piccole e medie imprese che operano nei settori della meccanica, della componentistica, della “green economy” e di operatori che promuovono il “food and beverage” italiano. A Shanghai la gastronomia italiana ha raggiunto la presenza più alta tra le cucine internazionali con circa 50 ristoranti italiani aperti negli ultimi anni. Anche nel settore della moda è arrivato il momento per un ingresso nel mercato cinese di prodotti italiani di qualità di migliaia di piccole e medie imprese che, pur non disponendo di brand conosciuti in tutto il mondo, sono in grado di proporre un’offerta di qualità ad una platea di consumatori cinesi sempre più vasta attratta dal “Made in Italy”. Il nostro Padiglione assicurerà un ulteriore impulso alla promozione degli scambi tra Italia e Cina che negli ultimi anni si sono particolarmente intensificati sia sul piano politico che nella partnership economica e servirà anche a proporre un’immagine della nostra presenza a Shanghai come “Sistema Italia”.
Vincenzo De Luca