Fiorisce tredici giorni all’anno: quelli della “Tredicina di Sant’Antonio”, il ciclo di preghiere quotidiane che precede la festa del Santo più famoso del mondo morto il 13 giugno del 1231. A gemmare è il Noce sopra il quale il Santo predicava, situato a Camposampiero, poco lontano dalla città, Padova, nella quale egli si recò morente. Anche se la pianta attuale non è certo quella originale, e la “miracolosa” fioritura altro non è che il fenomeno tipico proprio della varietà di noce che fece da pulpito al Santo, la visita fa egualmente piacere. E fa ancora più piacere se diviene meta di un originale pellegrinaggio: in easy rafting, vogando lentamente lungo il navigabilissimo fiumicello Vandura dalla Chiesetta-Museo di San Massimo al Borghetto di Villa del Conte (duemila anni di storia e arte mirabilmente restaurati dal Comitato di Tutela della Chiesa di San Massimo ONLUS) ai Santuari Antoniani. L’idea è dell’Associazione Paesaggi di Risorgiva, che in Padova Originale ha trovato un suo alleato pronto a mettere a punto e on-line l’itinerario. I due gommoni (15 posti ciascuno) ci aspettano, come pure i preziosi Informatori Turistici di Valle Agredo, e i soci delle due Associazioni per emozionarci coi loro racconti.