Il Regno del Marocco è noto per la sua stabilità politica e per la diversità culturale e sociale, per le belle spiagge e i paesaggi desertici, ma lo è anche come grande opportunità di investimento per il business. Notevoli sono le infrastrutture portuali (con tutti gli standard internazionali previsti per il traffico merci), la rete stradale ed autostradale e, in gran miglioramento, il settore ferroviario. Chi vi si reca respira un business in gran fermento, le grandi multinazionali francesi delle auto si sono stabilmente insediate (oltre 1 milione di auto vengono prodotte da Renault, oltre 600ML di euro sono stati investiti da Peugeot Citroen), ma oltre ai beni di massa, nel Marocco si producono beni ad altissima tecnologia: l’azienda aerospaziale Bombardier ha investito 500ML di euro; Alstom TGV (treno ad alta velocità) si è impegnata a collegare entro il 2016 Tangeri con Casablanca. Le principali aree di investimento sono le industrie del manifatturiero, l’energia rinnovabile, le new tecnologies, l’agricoltura e il turismo, la logistica e la distribuzione, ecc…Non mancano le facilities, perché lo Stato partecipa ai grandi progetti di investimento per circa il 20%, ma non vi è l’obbligo di un partner locale, la manodopera specializzata viene formata nei centri di formazione ad altissimo livello e il quadro giuridico e soprattutto fiscale è molto allettante, non mancando nemmeno delle Zone Economiche Speciali. Ma è sulla sensibilità per l’ambiente che il Marocco, rispetto al passato, vuole dare un segno di svolta, consapevoli che la sostenibilità ambientale e la conservazione delle risorse naturali, saranno un plus per il Marocco del futuro e la sfida è che questo percorso non si circoscriva solamente ad ospitare il maggior parco fotovoltaico al mondo, ma guardi oltre, nel percorso delle green e delle blue economy. Si ringrazia per la collaborazione l’Avv. Emy Hajji Imane.

a cura del Dott. Abdel Aziz Aarab