Come cultore da oltre vent’anni dell’alimentazione vegetariana – vegana, ho assistito con curiosità all’introduzione di recenti innovazioni che hanno consentito di portare sulle nostre tavole tante varietà di insaccati vegetali che poco hanno da invidiare, in fatto di gusto, ai tradizionali insaccati di carne. Ciò che però mi chiedo è: quali alimenti che arrivano sulle nostre tavole ci nutrono davvero? Credo che la risposta a questa domanda ci porti vicino ad una profonda verità: noi siamo fatti di energia, come ogni cosa nell’universo; e anche gli alimenti sono portatori di una loro energia. Perciò, quando mangiamo del cibo, sarebbe opportuno chiederci se l’energia che esso porta con sé ci nutra davvero, sostenendo e rafforzando la nostra energia, oppure no. In molti anni di vicinanza con grandi esperti di alimentazione naturale, come il dott. Giuseppe Cocca, il dott. Gennaro Muscari e il dott. Michele Riefoli, ho potuto sperimentare sulla mia pelle che, più il corpo è intossicato, più esso ci chiede cibo elaborato. Di conseguenza, è necessario dare invece spazio ad un’alimentazione semplice e naturale, per poter poi acquisire una reale consapevolezza di quale sia il cibo davvero adatto a noi. Scopriremo così che gli alimenti che ci danno maggiore energia sono quelli integri e poco elaborati. A proposito degli insaccati di carne, che sono un cibo elaborato per eccellenza e molto ricco di grassi e proteine animali, non bisogna poi dimenticare alcune basilari raccomandazioni salutistiche. Va per esempio ricordato che l’Istituto Europeo di Oncologia, diretto dal Prof. Umberto Veronesi, considera una dieta ricca di proteine e grassi animali, e povera di fibre vegetali, tra le principali cause del tumore del colon-retto. Perché allora non mettere in tavola un insaccato totalmente vegetale che, oltre ad essere gustoso, sia anche semplice e naturale come le cose che ci nutrono davvero?

Affettato di Colfiorito

Un affettato che non mette a rischio la salute del nostro intestino, ma che invece la migliora, grazie ai benefici delle fibre vegetali, quelli dell’agar agar e della farina di semi di carrube. Questi ultimi due ingredienti svolgono infatti un effetto disinfiammante e di regolarizzazione del transito intestinale. Servito in accompagnamento a cereali integrali, questo affettato compone inoltre un piatto di alto valore proteico e può validamente sostituire qualunque piatto a base di carne.

Ingredienti: 200 g di lenticchie di Colfiorito già cotte; 60 g di soffritto a base di sedano, carota e cipolla; 200 g di peperonata; 300 ml di brodo vegetale; 1 cucchiaio di passata di pomodoro; 1 e ½ cucchiaino di agar agar; 1 e ½ cucchiaino di farina di semi di carrube; succo di 1/2 limone; sale q.b.; pepe q.b.; peperoncino q.b.; aglio in polvere q.b.; olio extra vergine di oliva q.b.; 300 g di peperonata già cotta. In un tegame, unite al soffritto le lenticchie già cotte e fate stufare per qualche minuto, aggiungendo il sale e la passata di pomodoro. Sciogliete l’agar agar e la farina di semi di carrube nel brodo a temperatura ambiente, aiutandovi con un frullatore a immersione. Unite quindi il brodo alle lenticchie, aggiungete il succo di limone, il pepe, il peperoncino e l’aglio in polvere. Riducete il tutto in purea, usando ancora il frullatore a immersione. Fate sobbollire la purea per tre minuti, muovendola con un cucchiaio di legno per evitare che si attacchi sul fondo. Spegnete la fiamma, aggiungete la peperonata, mescolate il composto così ottenuto e infine versatelo in un contenitore cilindrico di plastica per alimenti, del diametro di 8/10 cm, precedentemente unto al suo interno con olio extra vergine di oliva. Fate rapprendere in frigo per otto ore, quindi estraete il composto dal cilindro e affettatelo.