Un tema importante quello che ha fatto da filo conduttore alla sedicesima edizione di Identità Golose a Milano, prestigioso congresso internazionale di cucina e pasticceria: Costruire un Nuovo Futuro: il Lavoro. Se non c’è lavoro non c’è futuro neppure per il mondo della ristorazione. E, viceversa, per costruire un nuovo futuro per il mondo del food è necessario ripartire dalle persone e dalla loro dignità e benessere professionale. Solo così si può ricominciare a riflettere sulle nuove sfide d’innovazione e sviluppo da affrontare in un comparto così fondamentale per l’Italia e il mondo intero. Da queste considerazioni è partita una tre giorni, nuovamente in presenza, fitta di incontri, workshop, talk che hanno visto confrontarsi grandi chef, produttori, imprenditori, pizzaioli, pasticceri, gelatieri, panificatori, sommelier e bartender. Non sono mancati i consueti cooking – show con protagonisti alcuni degli chef più brillanti della scena internazionale come Moreno Cedroni, Mauro Uliassi, Massimo Bottura, Alain Ducasse, Enrico Bartolini, Carlo Cracco, Takeshi Iwai, Antonia Klugmann, Pino Cuttaia, Matteo Baronetto e Matias Perdomo. Ottima la rappresentanza del mondo della pasticceria e del gelato con Marco Pedron, Iginio Massari, Andrea Tortora, Paolo Brunelli. A seguire Corrado Assenza, Gianluca Fusto, Gino Fabbri. Così come importanti i nomi dei pizzaioli e panificatori presenti: da Nicola Olivieri a Simone Padoan, da Danilo Brunetti a Cristian Marasco. Da Pier Daniele Seu a Francesco Martucci fino a Franco Pepe.
Di particolare valore, all’interno di questa grande kermesse di incontri con i protagonisti della cucina internazionale, un piccolo grande evento che ha profondamento commosso la platea: il ricordo di Andrea Paternoster, il guru del miele. Scomparso lo scorso maggio, ha lasciato sgomento il mondo della gastronomia e della ristorazione. Apicoltore e imprenditore trentino, è l’ideatore dei mieli Thun che hanno valorizzato il patrimonio botanico nazionale grazie a circa 1400 alveari dislocati in 60 diverse zone produttive.
Il risultato? Un miele unico nel suo genere, tanto è vero che viene utilizzato dagli chef di tutto il mondo. E sono stati, per l’appunto, grandi chef come Massimiliano e Raffaele Alajmo (Le Calandre), Alfio Ghezzi (Senso) e Corrado Assenza (Caffè Sicilia) a ricordare con dei piatti speciali creati per l’occasione colui che ha cambiato il modo di concepire e approcciarsi al miele, nonché il grande difensore e promotore dell’eccellenza del miele italiano.
Assenza, il maestro pasticcere di Noto, accompagnato da uno struggente sottofondo musicale ispirato a “La cura” di Battiato, ha reso omaggio a Paternoster riportando l’attenzione su due tradizioni pasticcere: una fondata sul miele e una sullo zucchero: “Indomito trentino della Val di Non, terza generazione di agricoltori, da decenni si batte per riportarci all’età del miele, quel regno plurimillenario interrotto ai primi dell’Ottocento dall’avvento dello zucchero, più economico, pratico da utilizzare, scadente”.
Un ringraziamento particolare va riservato agli sponsor di Identità Golose, tra i quali BERTO’S e SIRMAN sempre pronta fin dall’inizio ad accompagnare e sostenere la manifestazione.