La frutta, in generale, trova sempre nel forno a microonde un buon alleato perché contiene acqua e zucchero, due elementi fondamentali per il buon funzionamento del forno. L’acqua è l’elemento base che attrae le microonde e la presenza di zucchero ne amplifica la massima espressione e la velocità di cottura. Tornando alle ciliegie, una delle occasioni in cui più si utilizza il forno a microonde è quella della preparazione delle confetture perché utilizzando tale strumento riduciamo in modo drastico i tempi di cottura ma soprattutto il risultato finale risulta nettamente superiore. Per la realizzazione della confettura si procede in questo modo: denocciolare le ciliegie e tagliarle a metà, aggiungere pari peso di zucchero, mescolare e far macerare per almeno 10 minuti in un contenitore stretto e alto. Passare al microonde senza coprire alla potenza massima fino a raggiungere la temperatura di almeno 106°C. Questa temperatura è ottimale a far sì che lo zucchero sostituisca l’acqua della frutta e ciò permette di mantenerla nel tempo. Alla temperatura di 106°C aggiungere il succo di un limone e subito versare in un vaso di vetro e chiudere. Il calore sopra i 100°C tirerà in vuoto il vaso e, all’apertura, il classico clic sarà garanzia di buona conservazione. Cosa importante prima di utilizzarla è che passi almeno 5 giorni in modo che l’effetto macerante del limone, oltre a togliere il senso di troppo dolce, faccia in modo che la confettura non sia filamentosa. Un altro utilizzo frequente del microonde riguarda un dolce da forno con le ciliegie. Si procede così: preparare un composto con gli ingredienti classici di un Pan di Spagna, aggiungere una bustina di lievito in polvere per dolci. A differenza di come si procede con il sistema tradizionale, in questo caso non va montato il composto ma unito in sequenza, cioè uova e zucchero, poi, dopo un minuto, la farina setacciata con il lievito. Versare nel policarbonato misura gastronorm, versarci sopra il composto 2 cm di ciliegie denocciolate e tagliate a metà e infornare a potenza massima coprendo inizialmente per 2 minuti, poi togliere il coperchio e continuare per altri 2 minuti a potenza media. Questi riferimenti di tempo e potenza sono riferiti ai forni professionali senza piatti rotanti e con potenze rese all’incirca di 1800 watt. Nella preparazione dei dolci, è fondamentale che i forni abbiano una buona distribuzione delle onde, cosa che di solito si ottiene con forni piccoli o mezzo gastronorm che abbiano 2 magnetron, uno sopra e uno sotto. Se si usano forni gastronorm 1/1 è necessario che la distribuzione avvenga con 4 magnetron. Tempi e potenze possono subire variazioni, in base alla potenza del forno di cui si dispone oltre che in base alla quantità di materiale che si inserisce, ma sarà sufficiente un primo approccio per capire di quale tipo di strumento disponiamo e adeguare conseguentemente tempi e potenze in quanto i forni professionali danno più margine per evitare errori. Detto questo, torno a ribadire che sia che si abbia esperienza oppure no, è tassativo che quando parliamo sia di rimessa in temperatura che di cottura, il forno deve avere potenze rese superiori a 1600 watt dati da 2 o 4 magnetron contrapposti.