Distilleria Luxardo viene fondata da Girolamo Luxardo nel 1821 a Zara, sulle coste della Dalmazia. La Dalmazia era stata per oltre sette secoli parte integrante della Serenissima Repubblica di Venezia, ma dopo la sua caduta, nel 1797, e la successiva presa di potere da parte dell’Austria, Zara fu elevata a capitale del Regno di Dalmazia, parte integrante dell’impero Austro-Ungarico. Quale rappresentante consolare del Regno di Sardegna, dal quale poi si sarebbe sviluppato il nuovo regno d’Italia, fu inviato un patrizio genovese, Girolamo Luxardo, che si trasferì in Zara con la famiglia nel 1817. Sua moglie, la marchesa Maria Canevari, si dedicò, come era uso del tempo, a produrre liquori in casa e diede la massima attenzione ad un liquore che nella cittadina dalmata era conosciuto sin dal Medioevo, prodotto nei conventi col nome di “Rosolio Maraschino”. Il liquore prodotto dalla Marchesa fu di così elevate qualità che richiamò l’attenzione di amici e di estimatori. Girolamo sfruttò tale iniziativa familiare fondando nel 1821 una fabbrica destinata alla produzione del Maraschino. Dopo 8 anni di studi e di perfezionamenti nel 1829 Girolamo ottenne un “privilegio” (ossia un brevetto) da parte dell’Imperatore d’Austria. Questo privilegio riservava all’inventore la produzione esclusiva di tale tipo di liquore per 15 anni. Era una conferma della superiore qualità del liquore Luxardo, e ancora oggi la ditta si onora di portare nella sua ragione sociale la denominazione di Privilegiata Fabbrica Maraschino Excelsior. La distilleria che Girolamo aveva fondato si andò sviluppando sempre più, passando dalle mani di lui al figlio Nicolò e da Nicolò successivamente ai suoi due figli Demetrio e Michelangelo. Nel 1913, a seguito di un’accorta politica economica, fu possibile costruire un modernissimo stabilimento, uno dei più grandi dell’impero Austro-Ungarico e particolarmente importante perché impiegava per la distillazione il vapore, ottenuto dai primi generatori di vapore applicati in questo campo. Ancora oggi chi si reca nel porto di Zara, noterà la mole del palazzo che troneggia sul lungomare, una volta destinato ad abitazione ed uffici della famiglia Luxardo. Nel 1922 Michelangelo lasciava la direzione della ditta alla quarta generazione composta dai suoi quattro figli, Nicolò, Demetrio, Pietro e Giorgio. Nel 1939 lo stabilimento Luxardo occupava oltre 200 persone ed era considerato il più importante d’ Italia, assieme a quello della ditta Sarti di Bologna. Lo scoppio della Seconda guerra mondiale, nel 1940, comportò anzitutto notevoli restrizioni all’attività industriale e, più tardi nel novembre 1943, la quasi totale distruzione dello stabilimento per pesanti bombardamenti anglo-americani. Successivamente alla ritirata delle truppe italiane e tedesche dalla Dalmazia (1944), ebbe luogo l’occupazione da parte dei partigiani comunisti di Tito. Gli abitanti della città furono obbligati a partire esuli verso la penisola, ma molti vennero uccisi: fra essi Pietro Luxardo e il fratello Nicolò con la moglie Bianca, annegati nel mare di Zara. Distrutto lo stabilimento, dispersa la famiglia, sembrava che – dopo oltre un secolo – l’attività della Luxardo fosse destinata a cessare. L’unico dei fratelli superstiti della quarta generazione fu Giorgio Luxardo: egli ebbe il coraggio di ricominciare l’antica attività e nel 1947, assieme al giovane Nicolò III, della quinta generazione, costruiva lo stabilimento di Torreglia, ai piedi dei Colli Euganei in provincia di Padova, iniziando così un nuovo capitolo della storia Luxardo. La quinta generazione della famiglia, composta da Nicolò III, Michele e Franco, ha potuto riportare l’azienda del Maraschino agli antichi splendori. Oggi in azienda è attiva la sesta e settima generazione di una famiglia che ha dedicato tutta la propria storia alla produzione del Maraschino Luxardo, un liquore di fama mondiale distribuito in oltre ottanta mercati diversi.