90 anni di esperienza e passione per la cucina
Un’esperienza enogastronomica totalizzante nel pieno rispetto della tradizione friulana.
Ricette genuine e semplici, cucinate come vuole la tradizione stessa e rivisitate nel corso del tempo per accontentare i più fedeli alle origini e, al contempo, i palati più esigenti e alla ricerca di novità.
Una storia di passione per la buona cucina nata nel 1928 grazie all’impegno di Toni e Palmira Morassutti che aprirono la trattoria per risollevare gli animi delle persone del luogo, afflitte dal dopoguerra, che si recavano lì in sella alla loro bicicletta per assaporare l’ottima minestra di orzo e fagioli e l’anatra al forno.
Nel 1958 entra in scena Aldo, figlio dei titolari, che assume la guida del ristorante mantenendo intatta e valorizzando la tipica accoglienza friulana, elemento distintivo di questo tempio del buon gusto.
Oggi la direzione del locale è passata alla moglie di Aldo, Lidia, che la gestisce tenendo alti i valori della semplicità, della sostanza e dell’autenticità.
Fegato d’anatra con le pesche percoche
Ingredienti: 8 scaloppe di fegato d’anatra dal peso di circa 50 g; 2 pesche percoche; 1 pesca matura e rossa; 1/2 dl fondo bruno di anatra; 1/2 dl vino Broy di Collavini; 40 g di burro; 1/2 l di acqua; 250 g di zucchero; sale e pepe q.b.
Pelare le percoche e tagliarle a spicchi spessi circa 2 cm.
Cucinarle sottovuoto per 10 minuti in uno sciroppo di 1/2 litro d’acqua e 200 grammi di zucchero, quindi lasciar raffreddare.
Pelare l’altra pesca, tagliarla a pezzi eliminando il nocciolo e cucinarla per qualche minuto con il burro, 25 grammi di zucchero e un pizzico di sale.
Quando sarà quasi spappolata frullarla con il frullatore ad immersione.
A parte far ridurre di 2/3 il vino Broy, aggiungere il fondo d’anatra, ridurre alla consistenza desiderata e legare con una noce di burro; tenere in caldo.
Rosolare in una padella antiaderente il fegato salato e pepato senza l’aggiunta di altri grassi.
Quando le scaloppe risulteranno abbastanza morbide, toglierle dal fuoco e rosolare nello stesso grasso gli spicchi di percoca.
Adagiare su ogni piatto 3 spicchi di percoca, poggiare sopra due scaloppe di fegato e alternare le due salse.
Guarnire con scaglie di mandorle tostate e piccoli ciuffetti di crescione.