Aragoste, astici, canocchie, gamberetti, gamberi, granchi, scampi, e dunque i crostacei, appartengono al gruppo “carne, pesce e uova”. La loro funzione principale è quella di fornire proteine di elevata qualità, oligoelementi (in particolare zinco, rame, ferro) e vitamine del complesso B (soprattutto B12). I prodotti ittici, inoltre, contengono discreti quantitativi di iodio. Il pesce viene considerato un alimento particolarmente digeribile e presenta in media un contenuto moderato, ma variabile, di grassi, soprattutto insaturi della serie omega 3. Nello specifico però, rispetto ai pesci, i crostacei insieme ai molluschi, risultano meno digeribili data la maggiore presenza di tessuto connettivo e contengono proteine in quantità leggermente inferiore. Attenzione però. Nonostante la percentuale in grassi sia piuttosto bassa (1-2%), è consigliabile un consumo parsimonioso, essendo il colesterolo presente in quantità elevata (70- 150 mg/100 g). È anche bene ricordare che, i crostacei, sebbene po co calorici, piuttosto appetitosi e semplici da preparare, sono alimenti che possono provocare, in individui predisposti, reazioni allergiche. Ma sono permessi ad un celiaco? Certo, i crostacei possono essere consumati sia freschi che congelati, conservati al naturale o sott’olio, l’importante è che non siano miscelati con altri ingredienti o aromi, ad esclusione dei solfiti di cui spesso possono essere addizionati. Nella scelta, invece, di sughi pronti a base di pesce, prodotti di gastronomia che li contengono, risotti pronti o zuppe a base di pesce, verificare sempre il claim “senza glutine” in etichetta o la presenza nel Prontuario AIC!

Miriam Cornicelli