La Cina vanta una tradizione centenaria nell’utilizzo degli insaccati nella cucina tradizionale. Il prosciutto cinese è, di norma, stagionato e affumicato, caratterizzato da un’alta sapidità e da una consistenza piuttosto solida e secca, tanto da essere paragonato al prosciutto americano Smithfield. Vista la sua vastità, in Cina sono presenti diverse varietà di prosciutto, la più famosa delle quali è il prosciutto di Jinhua, che viene utilizzato per lo più per insaporire stufati e brasati o come base per minestre e brodi. La tecnica di stagionatura del prosciutto di Jinhua risale alla dinastia Tang (618–907 dc) e si pensa sia stato Marco Polo a farla conoscere poi in Europa. Il prosciutto ideale deve seguire standard precisi: liscia cotenna color giallo acceso, forma rotonda, osso fine, un abbondante strato di grasso che circondi la carne color rosso scuro, un profumo pronunciato ma non sgradevole, un alto tasso di grasso intramuscolare e un sapore altamente salato, umami, e dolciastro. Spostandosi nel sud della Cina, precisamente nella regione dello Yunnan, troviamo il prosciutto di Xuanwu: dal sapore fragrante ma delicato, questo insaccato può essere cucinato in diversi modi, fritto, a vapore o stufato. Viene anche usato come ripieno delle Moon cakes, il tipico snack che i cinesi sono soliti mangiare durante la festa di metà autunno: esso è salato e dolce allo stesso tempo, ma per nulla unto o grasso. Altro insaccato diffusissimo in Cina è la salsiccia, di cui troviamo molti tipi, e i principali sono: 㝺㛐 (la chang) salsiccia secca di maiale affumicata e stagionata con acqua di rose, vino di riso o salsa di soia; 㟦㞨 (yun chang), salsiccia di fegato d’oca; 俉㞨 (xiang chang) salsiccia piuttosto dolce di carne di maiale fresca; 㹰㞨 (xue chang) salsiccia con sangue come ingrediente principale. La salsiccia si usa in moltissime pietanze cinesi, ma viene anche comunemente venduta come snack ovunque: non è strano, infatti, vedere per le strade i cinesi che passeggiano gustando salsicce!