Simili nell’aspetto ma non nel sapore, amarena e ciliegia sono spesso confuse a causa della somiglianza di forme e colori. Quest’ultima è più grande, mentre l’amarena è più piccola. Anche la tonalità di rosso della buccia è diversa: le ciliegie sono di un rosso più acceso rispetto alle amarene, che hanno una tonalità più delicata, meno intensa. In più, mentre la ciliegia cresce sull’albero chiamato ciliegio, le amarene sono il frutto del cosiddetto Prunus cerasus, volgarmente noto come ciliegio aspro. La ciliegia è più dolce e più polposa, mentre l’amarena ha un sapore più amarognolo e asprigno, con una consistenza più soda. Ad arricchire i cocktail c’è un prodotto nato nei primi del ‘900 e da pochissimo tempo rientrato nelle proposte dell’azienda Fabbri 1905, le “Ciliege Speciali”. Speciali non solo per la mancanza della “i” che riporta la mente all’italiano degli Anni ’20, ma perché sono naturalmente rosse e succose. Infatti, non hanno alcun additivo o colorante e il loro colore vivido è ottenuto unicamente dai succhi estratti da frutta e verdura 100% italiane.
I cocktail con la ciliegia resi famosi dalle star
Una celebre frase della grande Marylin Monroe recitava: “È la storia della mia vita: se c’è una ciliegia con il verme, tocca sempre a me”. Nel mondo della miscelazione hanno da sempre avuto un ruolo importante le ciliegie perché sono un ingrediente fondamentale di tanti liquori soprattutto della tradizione italiana. Il Maraschino è uno di questi: è il liquore tipico della regione di Zara, la cui scoperta si deve ai monaci domenicani del Monastero di Zara intorno al 1600. All’inizio questo liquore veniva chiamato “Rosolio” (dal latino Ros Solis, ovvero “Rosa del sole”). Successivamente prese il nome attuale di Maraschino, in quanto lo si otteneva dall’essenza dei frutti maturi della visciola marasca e dalle foglie dei suoi rametti più teneri. Il Maraschino è quindi ottenuto dall’infusione del frutto con il nocciolo delle ciliegie marasche in alcool. Nel bere miscelato ha avuto grande fortuna durante il periodo della Belle Époque, fino agli anni 50, periodo in cui videro la luce splendide ricette, cadute ormai nel dimenticatoio, quali ad esempio il Mary Pickford, dedicato nel 1920 all’attrice americana Gladys Smith del cinema muto. Da lei nasce questo cocktail, creato nella città di San Francisco dalle mani dei Barman Eddie Woelke e Fred Kaufmann, che vollero celebrare la sua naturale bellezza e femminilità assemblando con classe Rum bianco, succo d’ananas, granatina ed il liquore Maraschino, decorando con lo stesso ananas ed una ciliegina rossa. Altra ricetta di quello splendido periodo è certamente l’Aviation, un cocktail in onore degli aviatori inglesi della Prima Guerra Mondiale. La ricetta originale infatti risale al 1916, quando Hugo Ensslin, Barman del Wallick Hotel di New York, miscelò con sapienza Gin, Maraschino, succo di limone fresco e Crème de Violette, un liquore alla violetta dal profumo incantevole che dona al drink un colore azzurro cielo. Negli stessi anni, ma in un luogo diverso, nasceva il “Papa Doble“, un drink in onore di Ernest Hemingway, una specie di leggenda nel mondo dei cocktail, creato al Bar Floridita dell’Havana dal Barman Constantino Ribalaigua. Hemingway era affettuosamente conosciuto all’Havana come “Papa”, e presumibilmente provando il suo primo Daiquiri al Floridita ha commentato: “Va bene, ma io lo preferisco con il doppio Rum e senza zucchero”. Il suo soprannome e la richiesta di raddoppiare il Rum fecero sì che Constantino nominasse questa nuova versione un “Papa Doble” in suo onore. Nel corso degli anni poi, al Floridita si sono succeduti altri Barman che hanno rielaborato questa prima ricetta aggiungendo il Maraschino ed il succo di pompelmo, ed attualmente la ricetta è conosciuta come “Daiquiri Hemingway Special“.
Altri grandi cocktail con ciliegia al maraschino
L’Old Fashioned è un cocktail da aperitivo a base di bourbon in cui vengono dissolti zucchero, angostura bitter ed essenza di scorza d’arancia. Il nome sta per Old Fashioned whiskey cocktail. È un cocktail ufficiale IBA, uno più famosi al mondo e dei più antichi degli Stati Uniti; lo scrittore britannico Kingsley Amis lo definì «l’unico cocktail che può rivaleggiare con il Martini e le sue varianti»; il conterraneo Alec Waugh lo considerò il miglior preludio a una cena insieme al Martini dry; per il drammaturgo statunitense George Jean Nathan fa parte della “trinità dei cocktail” insieme al Martini e al Manhattan. Ingredienti: 4,5 cl di bourbon whiskey, scotch o rye whiskey; 2 gocce di angostura; 1 zolletta di zucchero; 1 spruzzata di soda. Decorazione: scorza d’arancia e ciliegina. Il Manhattan è il cocktail ufficiale dell’international Bartenders Association ed è inserito nella lista dei sei cocktail fondamentali all’interno del libro del 1948 The Fine Art of Mixing Drinks di David A. Embury con la seguente ricetta: 5 parti di whisky americano, 1 parte di vermut e una goccia di angostura. Nel tempo si sono modificati sia la ricetta che gli ingredienti, tanto è vero che la versione più diffusa ad oggi utilizza whisky statunitense.
Ricetta IBA
5 cl di rye whiskey; 2 cl di vermut rosso; 1 ciliegia al Maraschino. Angostura, versatela nel ghiaccio prima degli altri ingredienti. Ghiaccio, buccia di limone (opzionale). Si narra che il cocktail sarebbe stato inventato al Manhattan Club di New York nei primi anni 1870 da Iain Marshall, che era stato incaricato di preparare un banchetto organizzato da Jennie Jerome, una gentile signora che si dilettava con liquori e distillati per stupire i propri ospiti con invenzioni particolari.