L’argomento che sto per trattare è di fondamentale importanza: lo Stato non può ignorare la necessità di intervenire per proteggere la popolazione e ridurre il numero di incidenti causati dalla scarsa attenzione derivante dal consumo di droghe e alcol.
Tuttavia, in una società come quella italiana, che, pur con tutte le sue imperfezioni, è ligia nei comportamenti e nel rispetto delle leggi, non si può fare una comunicazione in questi termini.
Prima di fare terrorismo c’era assoluto bisogno di fare informazione.
In questo momento, chi ha smesso di bere prima di mettersi alla guida? Le persone normali attente e ligie per paura delle enormi sanzioni applicate.
Il risultato? Un abbassamento del turismo interno.
Le persone, le famiglie, nei giorni di riposo, rinunciano a fare gite fuori porta.
La ristorazione e il settore turistico, che include migliaia di cantine vitivinicole, bar, e aperitivi, soffrono.
E non pensate di andare a casa di amici perché le cose non cambiano.
In pratica, già dopo queste dichiarazioni, si stima un calo del 30%.
Fra televisione, canali social e media di ogni genere c’era e c’è assoluto bisogno di fare comunicazione relativa al corretto approccio al consumo di bevande alcoliche e superalcoliche.
È per questo motivo che in questo pezzo vorrei fare chiarezza e tranquillizzare i consumatori sul corretto approccio all’alcol.
La descrizione che segue deriva dalla consultazione della tabella del Ministero della Salute e delle Politiche Sociali che descrive in modo semplice quanta quantità di alcol può essere teoricamente assunta senza superare i termini di legge.
La descrizione della bevanda tiene conto della volumetria alcolica in cl.
Si evince in modo inequivocabile che in generale con: una birra da 33 cl; un calice di vino da 12,5 cl; vini liquorosi/aperitivi 8 cl; un superalcolico 4 cl.
o un cocktail da 15 cl non si supera l’unità alcolica e di conseguenza non si supera lo 0,5 di legge.
In questo calcolo bisogna aggiungere delle variabili che sono determinanti: il sesso (l’uomo può bere un terzo in più di una donna); l’età (i minori non possono bere); lo stato dello stomaco (a stomaco pieno si registra quasi il doppio della possibilità di assorbimento dell’alcol); l’abitudine al consumo (chi beve regolarmente ha una maggiore capacità di metabolizzare l’alcool); il peso corporeo (un uomo a stomaco vuoto di 55 kg con un calice di vino raggiunge un tasso alcolemico di circa 0,32, un uomo di 90 kg con lo stesso calice di vino arriverà a 0,20).
A tutto questo dovrà essere aggiunto il valore più importante, cioè il tempo.
Questi calcoli sono stati effettuati dopo 60 minuti dall’assunzione, perciò maggiore è il tempo che si aspetta prima di mettersi alla guida, più il tasso alcolemico scende in maniera evidente.
Inoltre, un ulteriore deterrente è intervallare le vostre degustazioni alcoliche con abbondante acqua.
Infine, cosa fa un barman con i suoi cocktail? Nel momento in cui utilizza uno shaker o un mixing glass procede all’abbassamento del tenore alcolico della bevanda aggiungendo succhi, sciroppi e soprattutto ghiaccio! Oggi, oltretutto, in commercio esistono molti alcool test.
E, allora, dopo una bella serata, prima di mettervi alla guida, misurate la vostra quantità di alcol nel sangue: se siete oltre il limite acqua e tempo sono le soluzioni migliori.
Poi ripartite.
E non abbiate paura: bevete con consapevolezza, ma bevete!