UNA TROVATA SEMPLICE MA EFFICACE, PULITA ED EFFICIENTE MA DI NON FACILE REALIZZAZIONE.

La norma europea sui tritacarne, la EN 12331, è stata recentemente rivista dal gruppo di lavoro CEN TC153 WG 2 dove Sirman, come parte del gruppo Assofoodtec (http://www.anima.it/ass/assofoodtec) all’interno di Anima (http://www.anima.it/) ha avuto una parte attiva importante. Quest’ultima revisione introduce al punto 5.2.4 una grossa novità per i tritacarne con bocca > di 32 (diametro di uscita > di 98 mm) e cioè richiede un dispositivo di sicurezza che verifichi la presenza e il corretto posizionamento di piastra e coltello prima che il tritacarne possa essere messo in moto. Questa ulteriore sicurezza, richiesta in aggiunta a quanto già previsto per i modelli più piccoli, è andata a complicare ulteriormente le soluzioni tecnologiche a disposizione delle aziende per poter realizzare una tale macchina, tanto che diversi produttori hanno gettato la spugna e hanno smesso di produrre i modelli 42 o li producono solo per il mercato extraeuropeo. Effettivamente non era facile trovare una soluzione economicamente accettabile, se si considera che una bocca tritacarne è soggetta a problematiche di robustezza, pulizia, sanificazione e quindi deve essere costruita senza angoli, spigoli, orifizi per evitare il fermarsi dello sporco e si possano quindi formare batteri. La bocca tritacarne deve essere robusta, poiché viene manipolata spesso senza particolare cura o attenzione, deve essere resistente a urti, lavaggi (spesso a pressione) e dovrebbe essere possibilmente smontabile per agevolare tutte queste operazioni di pulizia e sanificazione. Una bella sfida! Ma a volte le idee più semplici sono le migliori e così, l’ufficio tecnico di Sirman ha pensato: perché non lavorare nel retro se davanti le problematiche di pulizia e presenza alimentare sono così vincolanti? Perché non rendere mobile il perno di centraggio, che passi all’interno di tutto il perno trascinatore, oltre il riduttore e agisca su di un microinterruttore in posizione pulita, protetta, senza nessun contatto con liquidi o alimenti? Era l’Uovo di Colombo! Una trovata quasi banale per credere che nessuno ci avesse già pensato prima, eppure… In effetti l’idea era buona ma il grande scoglio stavolta era tecnico: chi era in grado di fare un foro tanto lungo su di una barra in acciaio inox, con la minima tolleranza necessaria a far scorrere il perno ma allo stesso tempo a garantire la tenuta ai liquidi? Una precisione da pistone di una monoposto! Dopo i primi insuccessi è arrivata la giusta soluzione, grazie al ventaglio di fornitori di altissima qualità dai quali Sirman attinge, si è riusciti a mettere in pratica l’idea. Dall’idea, la soluzione, dalla soluzione al Brevetto Italiano e dal Brevetto Italiano a quello Europeo il passaggio era dovuto. La soluzione, messa a disposizione dei ns. clienti già da quando è iniziato l’iter brevettuale, è stata accettata come innovativa anche dall’Ufficio Brevetti Europeo in data 15 Giugno 2015 che ha decretato ufficialmente la novità e unicità della soluzione.

di Luca Marzaro