Inutile dire che l’evento era veramente atteso da tutti: la prima fiera internazionale in presenza del settore che si svolgeva dalla primavera dello scorso anno. Atteso con la consapevolezza della situazione nella quale si è trovato il settore della ristorazione a seguito dei mesi di chiusura affrontati da marzo 2020. Atteso perché da molti considerato un segnale tangibile della tanto auspicata ripresa.
Ecco, quindi, Sirha 2021 a Lione, fiera dedicata ai professionisti della ristorazione, svoltasi lo scorso settembre, ben conosciuta anche grazie alle competizioni che da sempre ha ospitato, il Bocuse d’Or e la Coppa del Mondo di Pasticceria. Anche se, ovviamente, non poteva avere l’usuale respiro internazionale, a causa delle restrizioni per i viaggi ancora in piedi in molti Paesi extra europei, Sirha si è dimostrata comunque dopo tanto tempo la prima occasione di incontro tra espositori e visitatori per creare nuove opportunità di business. E l’affluenza è stata decisamente di buon livello. Interessanti anche i nuovi temi proposti dagli innumerevoli Masterclass che si sono tenuti, nei quali si è affrontato più volte l’aiuto tecnico da dare ai professionisti del settore per riformulare la loro offerta e adattarsi alle nuove aspettative ed esigenze dei consumatori. Un esempio su tutti, come ottimizzare la gestione della consegna e vendita da asporto, divenuta elemento essenziale durante la crisi sanitaria. E proprio Sirha ha portato un’altra bella soddisfazione all’Italia, in quello che potremmo definire un anno storico per i vari successi ottenuti: la squadra italiana, capitanata Da Lorenzo Puca, affiancato da Andrea Restuccia e Massimo Pica, guidata da Alessandro Dalmaso, si è aggiudicata il primo posto nel Mondiale di Pasticceria, arrivando davanti a Giappone e Francia. Complimenti davvero per l’impresa, che in passato era riuscita alla squadra italiana altre 2 volte, nel 1997 e nel 2015.