Cinque giorni di gare, di jigger in movimento, di shaker in volo, di mani a volte tremanti e di sorrisi spesso tirati. Il Marriott Park Hotel di Roma ha vissuto, tra il 27 novembre e il primo dicembre, la più grande “adunanza” di bartender probabilmente di sempre. Oltre al convegno nazionale dell’AIBES, la storica associazione di categoria fondata nel 1949, si è aggiunto il mondiale dell’International Bartenders Association, tornato a essere celebrato in Italia dopo oltre trent’anni. Marco Maiorano vince il Premio Angelo Zola. Per quanto riguarda il convegno nazionale AIBES, giunto quest’anno alla 74° edizione, il trofeo più ambito ovvero la Cocktail Creation Challenge, sfida individuale per eccellenza, a salire sul gradino più alto del podio è stato il veneto Mauro Suman, il suo Timeless ha convinto tutti, secondo posto invece per Emidio Luzi, della delegazione Abruzzo Molise, e terzo posto infine per Nicola Dimatteo della sezione Emilia-Romagna. Erika Maugeri si aggiudica il secondo posto al Premio Angelo Zola, riservato a bartender Under 28, storicamente considerato una sorta di biglietto d’ingresso nell’elite del bartending nazionale. La Maugeri si è inserita tra il terzo posto del marchigiano Francesco Ismenghi e il primo di Marco Maiorano, talento campano che lavora a Londra del quale sentiremo parlare ancora molto presto. Un Italian Cocktail Championship non è poi completo senza il Flair Contest, vinto da Michael Moreni che così, come Suman, si è guadagnato il ticket che lo porterà a rappresentare l’Italia al prossimo mondiale IBA in Portogallo e la Challenge Cocktail Team ovvero la sfida a squadre, ergo per delegazioni, nella quale oltre alla qualità del cocktail e alla tecnica si misurano anche la verve e la capacità interpretativa del trio di bartender chiamati alla prova. Il primo posto in questo caso è stato ottenuto dalla sezione Lazio Umbria, il secondo dalla sezione Veneto Trentino-Alto Adige e il terzo da quella del Friuli-Venezia Giulia. E visto che abbiamo parlato di IBA è il momento di annunciare i nomi dei vincitori di una competizione che ha visto protagonisti bartender arrivati da ogni parte del mondo a testimonianza di un’International Bartenders Association più viva che mai come ha ricordato anche il presidente Giorgio Fadda sottolineando il sensibile aumento di adesioni (attualmente 67 associazioni nazionali aderiscono all’IBA) riscontrato negli ultimi tre anni. Nella categoria Classic ha trionfato con il suo “Came to connect” il giovane Leo Ko, da Hong Kong, seguito dal portoricano Jose Valentin e, al terzo posto, dall’ungherese Atilla Bús. Nella categoria Flair invece una spettacolare “battaglia” ha ristretto la finalissima a 6 bartender, tra i quali è emerso trionfante l’argentino Roman Zapata, seguito dal lettone Deniss Trifanovs e, al 3 posto, dal vincitore del mondiale Flair dello scorso anno, il polacco Kacper Smarz. L’appuntamento è per il prossimo anno: nell’isola di Madera, Portogallo.

LE RICETTE VINCENTI
Timeless di Mauro Suman (Vincitore Italian Cocktail Championship 2023)
5 cl Bitter Campari; 3 cl Woodford Reserve; 2,5 cl Gin Fabbri; 3 cl Pink Lady Cortese; 0,5 cl Gin Puro + Japanese Dream. Decorazione: Cubo di ghiaccio con impressa la C di Campari. Scorza di limone.
Pandemone di Marco Maiorano
(Vincitore Premio Angelo Zola 2023)
1,5 cl Mixybar Plus Passion Fruit; 5 cl Espolon Blanco; 5 cl Passion Fruit & Pandan Cordial Homemade; 1,5 cl succo di lime; 4 cl Pink Lady Cortese. Decorazione: disco di passion fruit e cioccolato bianco.
Came to connect di Leo Ko, Hong Kong (Vincitore World Cocktail Championship)
4,5 cl Gin Fabbri; 5,5 cl Homemade Campari Coffee Earl Grey; 0,5 ml Momnin Vanilla Syrup; Top up Monin Passionfruit Air.
The last symphony di Roman Zapata, Argentina (Vincitore Flair World Cocktail Championship)
3 cl Bulldog Gin; 4 cl Aperol; 2 cl Monin Pink Grapefuit Syrup; 3 dashes Cardamom Bitters Bob’s; 2 cl albume fresco; 2 cl succo di lime fresco. Tecnica shake.