Grandi soddisfazioni per l’Italia, protagonista d’eccellenza nell’edizione 2021 del SIRHA, una delle manifestazioni più importanti a livello internazionale per il settore HORECA di fascia alta. Tenutasi dal 23 al 27 settembre a Lione, è una fiera di oltre 100.000 mq di spazio espositivo dove si tengono alcuni fra i concorsi più prestigiosi del mondo del food ed è, al tempo stesso, il luogo dove convergono i migliori protagonisti del patrimonio agroalimentare mondiale. Un’imperdibile occasione di incontro e scambio dove emergono novità eccellenti e nuove stimolanti tendenze del mercato.
l’Italia vince la Coupe du Monde de la Patisserie con
il dolce “The art of nature”
Il team italiano formato dal magico trio di pasticceri Massimo Pica (chocolat specialist), Lorenzo Puca (sugar specialist) e Andrea Restuccia (ice specialist), guidato da Alessandro Dalmaso, ha sbaragliato tutti i concorrenti di altre dieci nazioni aggiudicandosi l’ambita coppa e portando così sul podio l’Italia per la terza volta. Il team in 10 ore di tempo ha realizzato un dessert al cioccolato da condividere, la torta gelato, il dessert da ristorante, la scultura di zucchero alta 165 cm e una pièce al cioccolato della stessa altezza, una vera e propria scultura di fiori e insetti di cioccolato, tra i quali due grandi formiche e un’ape gigante che offre loro del miele. In una nota il presidente dell’associazione nazionale di categoria dei pasticceri Conpait Angelo Musolin ha commentato così la bella notizia: “Precisione, concentrazione e fantasia hanno permesso ai pastrychef tricolore di aggiudicarsi il prestigioso premio a Lione con opere d’arte dedicate alla natura. Siamo orgogliosi di Lorenzo Puca, Massimo Pica e Andrea Restuccia che hanno vinto il campionato del mondo di pasticceria. Abbiamo portato anche fortuna e siamo convinti che il lavoro degli ultimi tempi stia facendo crescere a dismisura tutto il comparto”. Al secondo posto il Giappone, che ha conquistato la medaglia d’argento e poi la Francia, padrona di casa, con il bronzo.

L’Italia vince l’International Catering Cup con un buffet a regola d’arte
L’International Catering Cup è il mondiale di catering e buffet. Vi partecipano dodici paesi finalisti ed è biennale come le sorelle del Bocuse d’Or e la Coupe du Monde de la Patisserie. Il programma per sedici ospiti richiedeva 16 finger food a base di caviale in versione calda e fredda e a base di verdure calde e fredde per un totale di 72 pezzi; una portata di pesce che prevedeva un paté en croute di pesce per 16 persone e 16 torte sfogliate monoporzione di pesce con uno zabaione salato allo champagne. Il piatto di carne richiedeva una pancetta farcita ai funghi con obbligo d’uso della coppa piacentina, funghi morchelle e prataioli oltre alla sua salsa. La carne doveva essere accompagnata da 16 mini-verze farcite e 16 guarnizioni a sorpresa, noi abbiamo usato zucca e tartufo per comporre un vaso di fiori autunnale. Infine, la pasticceria da dessert: dovevamo rivisitare 16 mono Saint Honoré al cioccolato e una da 8 porzioni con 8 bicchierini di zabaione dolce ai frutti tropicali. La gara si è svolta in 4 giorni, tra i quali il terzo di 12 ore e il quarto di 6 con servizio e realizzazione di un buffet per gli ospiti per metà delle 16 persone, che sono stati cruciali. Sveglia alle 4 e fine servizio alle 21, una gara di endurance vera e propria! Il team italiano della FIC era composto in qualità di team chef da Andrea Mantovanelli – consulente culinario dopo una stella nel 2018 – e nel ruolo di sous chef da Ivan Castiglioni, chef del team Kawasaki Pedercini nel mondiale di superbike. La programmazione e studio dei piatti è stata curata da Fabio Tacchella e Decorfood Italy, diversi cuochi stellati italiani come Leandro Luppi e francesi come Jean-François Berard. Il buffet è stato ideato e prodotto da Remo Pasquini della ditta Marino Pasquini di Bovolone. La preparazione atletica è stata seguita dal dr. Marco Montresor di Mantra mentre l’organizzazione di tutto il team era a cura di Claudia Gaspari. L’Italia ha vinto il premio del miglior buffet al mondo, con il giudizio tecnico più alto sulle lavorazioni.
(Andrea Mantovanelli)
Oltre alla coppa, l’Italia porta a casa anche il ‘Vase se Sèvre’ un riconoscimento del presidente della Repubblica francese normalmente destinato ai francesi. Una conferma ulteriore della qualità portata dall’Italia, vincitrice con un ranking notevole.