Chi è stato in Sicilia non può non aver gustato la granita, emblema e madre di tutti i dessert freddi oggi conosciuti al mondo. Il composto denso semicongelato è preparato con acqua, zucchero, frutta oppure caffè, mandorla, pistacchio. A questo composto viene aggiunto circa il 20% di zucchero a seconda del gusto che si va a preparare, di più per il caffè, meno per la frutta matura. È diversa dal sorbetto per densità, infatti la granita ha una consistenza più granulosa ma comunque cremosa da gelato per assenza di aria. In origine era lo “sherbet”, tipica preparazione araba creata mescolando il succo di limone in un contenitore incastonato in un altro più grande pieno di neve dell’Etna e dei monti siciliani. Questa operazione generava l’addensamento della primordiale granita. Oggi tutti usano il mantecatore da gelateria, con acqua, zucchero, frutta matura frullata o altro ingrediente. Ecco come, con Orione blender di casa Sirman, possiamo velocizzare l’operazione: con la campana quadra a lame basse più vocata per l’emulsione delle sostanze dure, al contrario di quella con le lame alte, aggiungete la frutta fresca e pari ghiaccio con la giusta quantità di zucchero, procedete alla rottura del ghiaccio con la funzione “pulse” per due o tre volte, poi accendete alla velocita massima. In questo modo, in pochi istanti avrete la vostra granita perfetta e pronta da assaporare. Se poi desiderate un gusto più importante senza la diluizione di troppo ghiaccio, mettete nella campana di Orione la frutta congelata e con meno ghiaccio: otterrete una granita dal gusto top. È importante che non rimangano cristalli di ghiaccio che risulterebbero privi di gusto, perciò, la sua consistenza dovrà risultare omogenea: con Orione eviterete questo problema.