Dopo 8 anni, è giunto il momento di cambiare la mia “GT CENTENARIO”. 120.000 km percorsi in giro per l’Italia con tante soddisfazioni. È difficile descrivere il piacere di guidare un’auto del genere, ma soddisfazioni ancora maggiori sono derivate dalle meraviglie artistiche, paesaggistiche, architettoniche e culturali visitate nei numerosi viaggi in cui mi ha accompagnato. Ho viaggiato nello spazio e nel tempo, dal periodo dei nuraghi ai Paleoveneti, dai Fenici ai Greci, dal periodo romano al Rinascimento, dal barocco al Risorgimento. Ovviamente, un libro non basterebbe a descrivere tutto, e forse nemmeno dieci enciclopedie! Penso a quando con mia moglie Luisa siamo stati a Canne della Battaglia e, mentre lei leggeva quanto riportato da Polibio, io scrutavo l’orizzonte immaginando come in un film la grande vittoria di Annibale e pensando a come poi furono trattate le città che si erano alleate con lui. E non potrò mai dimenticare quando sono arrivato per la prima volta in piazza Duomo a Trani, con la basilica a destra, il castello Svevo a sinistra e il mare di fronte, una vista indescrivibile a parole. Se poi scendete ancora lungo la costa a sud, oltre alla vista della splendida costa potrete andare a degustare un po’ di fantastico pesce da Tuccino a Polignano. Immancabile è la visita ai sassi Caveoso e Barisano di Matera, e la visita alle chiese rupestri. Ne segnalo solo una da non mancare assolutamente: “la Cripta del Peccato o Grotta dei Cento Fanti”. Tra i tanti cito il ristorante “Mezzamaro”, non fosse altro perché ha tutte le nostre attrezzature. Parecchie volte con la mia GT ho preso il traghetto e sono stato nella infinita Sicilia: Palermo, Catania, Monreale, Val di Noto, Siracusa, Ortigia, Mozia, Selinunte, Agrigento, Segesta, le Eolie… un’infinità di meraviglie da vedere. Vorrei sottolineare due chicche forse meno note: Palazzolo Acreide e Villa del Casale a Piazza Armerina. Vi consiglio di assaggiare gli arancini di un grande amico, Domenico Privitera del Ristorante Pane Olio Sale a Mascalucia. Tanti si chiedono dove sta la buona cucina in Italia: Dalla Val d’Aosta alla Puglia, dalla Sicilia al Friuli… dappertutto! Ho scatenato qualcuno dei 460 HP della GT anche sulla Costiera Amalfitana: i paesaggi, il mare, Ischia, Capri, Pompei, Positano, Ravello, Amalfi, Cetara, … Che spettacolo. C’è solo l’imbarazzo della scelta. Se avete risparmiato abbastanza per permettervi la spesa, alloggiate, ma specialmente cenate, al “Convento Santa Rosa” dov’è nata la sfogliatella Santa Rosa. ‘Na delizia! Sulle classiche visite a Napoli, Roma, Firenze… ci sarebbe troppo da raccontare. Magari con tutti voi riusciamo a far aprire al pubblico anche il Castello di Sammezzano! Il rombo della GT si è sentito anche nelle stradine del Casentino dove, tra una visita di piacere e un appuntamento di lavoro, si è fatto sentire mentre andavo all’ Antica Macelleria Falorni o a degustare una bella fiorentina da quel “pazzo” di Dario Cecchini, che condisce la sua carne con versi del sommo Dante. E non possiamo dimenticarci della dotta Bologna e del suo territorio, della riviera Romagnola o delle belle Marche. Per restare in argomento “Lasagne e Pasticci”, dopo esserci addentrati nei 1.500 m visitabili delle grotte di Frasassi la fermata d’obbligo è all’osteria dei Fiori a Macerata dove Igina vi farà assaggiare i più buoni vincisgrassi al mondo. E non posso non citare Portonovo dove, su una splendida spiaggia, l’amico Simone Baleani vi aspetta Al Molo per proporvi dei fantastici moscioli con la fascia da indiano sulla fronte, o Senigallia, dove durante il Summer Jamboree potete ritornare agli anni ‘50 e approfittarne per degustare qualcosa di speciale al Nana Bistrot. Le proposte culinarie sono una continua sorpresa, fidatevi dello chef Michele Gilebbi. Basta poi un pieno di benzina per attraversare il fantastico Abruzzo e salire a Campo Imperatore, meta ambita delle due ruote. Nella galleria del Gran Sasso il rombo della GT diventa tutto una goduria e stimola ad accantonare il galateo e i ristoranti stellati, per farsi due arrosticini e assaggiare un po’ di porchetta ammirando il paesaggio. Da lì, tra una curva e un paesaggio da film, l’asfalto scivola veloce fino a Pietrabbondante, in Molise, per sedersi sui gradini ergonomici del teatro Sannitico del II secolo A.C. Risalendo lo stivale vorrei poter riuscire a visitare tutte le oltre 5.000 ville venete: il Palladio, lo Scamozzi e tutti i migliori architetti dell’epoca hanno creato migliaia di opere d’arte “a misura di casa-luogo di lavoro”. Forse la più emblematica è Villa Pisani a Lonigo in provincia di Vicenza: una volta vista ne rimarrete incantati. Nel vicentino consiglio una sosta a La Peca, dagli stellati amici Portinari, per assaggiare due seppioline alla planca, o all’ Aqua Crua a Barbarano Vicentino da Giuliano Baldessari: nei canederli riesce a coniugare le sue origini trentine con una cucina innovativa di altissimo livello. Pigiando un po’ sull’acceleratore della GT si arriva in un attimo al Lago di Garda: avendo fatto in gioventù più volte a piedi i 66 km del Giro Lago d’ Iseo e qualche marcia da 100 km, avrei voluto cimentarmi anche nei 160 km del Giro Lago di Garda, che ai miei tempi era la marcia più lunga in Italia. Non ho mai partecipato (chissà se ce l’avrei fatta!), ma dopo un po’ di anni ho potuto far lo stesso itinerario sia in moto che con la mia rossa. E una delle fortune di fare il giro con un mezzo motorizzato sta sicuramente nella possibilità di fermarsi a Gargnano per un pranzo a Villa Feltrinelli, dove potrete incontrare un grande chef con la degustazione 100% Baiocco. E non citiamo tutti i bellissimi castelli italiani? Ce ne sono di straordinari disseminati ovunque, dalle coste alle alture della nostra meravigliosa Italia: da quelli della Val d’Aosta ai Piacentini, a quelli delle Langhe. La mia rossa mi ha portato a vederne alcuni di veramente suggestivi, fermandomi poi a degustare due tagliolini al tartufo con un buon Barolo. Dove trovare i tartufi bianchi migliori? Impossibile dirlo, ogni anno è diverso, ma non posso dimenticare un pranzo con il mio grande amico Arturo Masoero a La Ciau del Tornavento a Treiso, dove mi è rimasto impresso il grande avviso “5€ A GRATTATA”! Ovunque andiate consiglio di fare ogni visita con una guida: se poi hai la fortuna di incontrarne una come Rosaria Ciardiello, vi farà appassionare e comprendere le cose più di quanto potrete mai fare da soli. E per finire, prima di tornare a casa, riempite il bagagliaio con qualche fontina, amarone, caciocavallo, bottarga, litro d’olio d’oliva o altra bontà tipica dei nostri territori. L’unica pecca della GT è il bagagliaio piccolo, ma recupero caricando sui sedili posteriori! Che soddisfazione avere una così bella Italia! Fossi nato in Russia, in Cina, in Canada o negli States con 120.000 km non avrei mangiato una così tanta varietà di ottime pietanze e sicuramente non avrei visitato così tanti luoghi interessanti. Avevo premesso che nemmeno 10 enciclopedie basterebbero per descriverla tutta, e so che in molti mi rimprovereranno per non aver citato qualche luogo o qualche meraviglia: non posso far altro che dar loro ragione. L’Italia era ed è tutta una meraviglia, andiamone fieri!

Nereo Marzaro