Il limone ha origini asiatiche e nell’antichità si pensa che venisse utilizzato in Cina per le sue proprietà medicinali. Tradizionalmente non veniva invece né coltivato né consumato ed e’ recente il suo utilizzo in cucina, dove pesce e carne vengono preparati, profumati, marinati o caramellati con il succo di limone. Oggi la domanda ed il consumo di limoni è molto aumentata, soprattutto per la richiesta dei colletti bianchi delle grandi città, sempre pronti a sperimentare nuovi sapori ed attenti alle proprietà nutrizionali ed anche terapeutiche degli alimenti. Il 70% della produzione nazionale cinese di limoni proviene dal Sichuan e precisamente dai villaggi della contea di Anyue, da cui il nome “limone Anyue” (安岳柠檬). Si tratta della qualità Eureka, giunta in Cina dall’America nel 1925, quando un professore universitario canadese portò dei semi all’Università’ di Chengdu. Si dice poi che nel 1929 uno studente della contea di Anyue piantò nel suo villaggio alcuni semi di limone Eureka ed è così che nasce quella che oggi viene chiamata “la capitale cinese del limone”. Una vera ed estesa coltivazione del limone nella contea di Anyue inizia però solo fra il 1960 ed il 1970, quando la produzione comincia ad essere principalmente impiegata per l’industria dei profumi e della cosmetica. In seguito, visti i riconoscimenti della qualità del limone Anyue e per soddisfare le crescenti richieste del mercato, la produzione si estende in maniera esponenziale fino a raggiungere 100.000 tonnellate di limoni freschi nel 2008. Nella contea di Anyue oltre alla coltivazione, ci sono oggi aziende impegnate nella trasformazione (per la produzione di essenze, cosmetici, saponi, aceto, succhi, bevande e liquori) nello sviluppo e nella ricerca, nel marketing e nella vendita del limone e dei suoi derivati. Vengono organizzate fiere ed anche eventi annuali collegati al limone, che attraggono molti compratori ed anche i giganti della grande distribuzione internazionale.

di Simona Ceresani